HomeEconomia e LavoroRimini: CISL Romagna in visita al progetto di formazione agricola per immigrati a Santa Giustina

Sono gli stessi immigrati, in gran parte provenienti dal Senegal, a insegnare e trasmettere le loro conoscenze ai nuovi arrivati


Rimini: CISL Romagna in visita al progetto di formazione agricola per immigrati a Santa Giustina


5 Settembre 2024 / Redazione

Una delegazione della CISL Romagna guidata dal segretario generale Francesco Marinelli ha visitato il 4 settembre 2024 il progetto di formazione agricola promosso della Associazione Culturale Cheikh Amadou Bamba (ACAB) e ANOLF Rimini ODV a Santa Giustina Rimini. Questo progetto, che vede la partecipazione di oltre 500 immigrati, rappresenta un esempio innovativo e significativo di integrazione e sviluppo economico.

Nata dall’iniziativa della Associazione Culturale Cheikh Amadou Bamba e ANOLF Rimini ODV, il progetto ha preso vita su un terreno di circa 28.000 metri quadrati acquistato nel 2004 dalla comunità senegalese dell’Emilia Romagna e Marche. Dopo anni di riflessione, l’idea di trasformare questo spazio in una “scuola di formazione” per futuri imprenditori ha preso forma, puntando a fornire competenze agricole e imprenditoriali ai partecipanti.

Un aspetto particolarmente innovativo di questa iniziativa è che sono gli stessi immigrati, in gran parte provenienti dal Senegal, a insegnare e trasmettere le loro conoscenze ai nuovi arrivati. Il percorso formativo non si limita all’agricoltura tradizionale, ma anche alla permacultura che mira a creare insediamenti umani sostenibili, nel rispetto dell’ambiente, migliorano la qualità della vita e promuovendo la cooperazione tra le persone e la natura, con l’obiettivo di offrire competenze che permettano ai partecipanti di avviare proprie imprese o specializzarsi in diversi ambiti lavorativi.

Siamo orgogliosi di quanto abbiamo realizzato con questo progetto a Santa Giustina – ha dichiarato Seck Papa Modou presidente di ANOLF Rimini ODV –. L’idea di formare i giovani immigrati è nata dalla consapevolezza che l’integrazione, oltre alla lingua, passa anche attraverso la capacità di acquisire competenze utili e spendibili nel mondo del lavoro. Quello che stiamo facendo qui non è solo insegnare un mestiere, ma costruire un futuro per queste persone, offrendo loro gli strumenti per diventare imprenditori e per contribuire allo sviluppo delle loro comunità, sia in Italia che nei loro paesi d’origine.

Questo progetto dimostra che, con l’impegno e il giusto sostegno, è possibile trasformare le sfide dell’immigrazione in opportunità. Ogni persona che passa da qui, che impara e cresce, rappresenta una vittoria per tutti noi. L’obiettivo – conclude Seck – è fornire le competenze necessarie anche a coloro che scelgono di fare ritorno nei loro paesi di origine, affinché possano avviare nuove imprese e creare posti di lavoro, contribuendo così a un futuro migliore per tutti”.

Durante la visita, i rappresentanti della CISL Romagna hanno avuto modo di constatare l’importanza di questo progetto, che non solo promuove l’inclusione sociale, ma mira anche a creare opportunità lavorative concrete per gli immigrati. Alcuni partecipanti, infatti, prevedono di tornare in Senegal per avviare aziende agricole, contribuendo allo sviluppo economico del loro paese di origine. “La visita al progetto di formazione agricola a Santa Giustina  – ha dichiarato il segretario generale CISL Romagna Francesco Marinelli – ci ha mostrato un esempio concreto di come l’integrazione possa tradursi in sviluppo economico e sociale, non solo per il nostro territorio ma anche per i paesi di origine degli immigrati. Questa iniziativa dimostra che con la giusta formazione e supporto, è possibile creare percorsi che trasformano le sfide in opportunità”.

Come CISL, siamo particolarmente impegnati in questi ambiti attraverso la nostra associazione ISCOS, che da anni sostiene progetti di cooperazione internazionale in diverse parti del mondo. Questi progetti mirano a migliorare le condizioni di vita delle comunità locali, offrendo formazione e strumenti per promuovere uno sviluppo sostenibile.

L’esperienza di Santa Giustina ci conferma l’importanza di continuare su questa strada – conclude il segretario cislino –. Crediamo fermamente che il lavoro, l’educazione e la cooperazione internazionale siano le chiavi per costruire un futuro migliore per tutti, e ci impegneremo a sostenere iniziative simili sia a livello locale che globale”.