HomeEconomia e LavoroRimini, CNA: “L’acquisizione della F.lli Franchini da parte di Hera crea squilibri nel mercato”

Mirco Galeazzi, Presidente CNA Rimini: “Siamo di fronte ad uno scenario che stravolge gli equilibri e soprattutto le forze in campo”


Rimini, CNA: “L’acquisizione della F.lli Franchini da parte di Hera crea squilibri nel mercato”


30 Giugno 2023 / Redazione

Esprimiamo forte preoccupazione – scrive in una nota Mirco Galeazzi, Presidente CNA Rimini – sull’operazione di acquisizione di Hera, tramite Hera Comm, del pacchetto di maggioranza della F.lli Franchini, azienda riminese attiva nel settore di installazione e manutenzione di impianti tecnologici, in particolare nel fotovoltaico. 

 

Le piccole e medie imprese – prosegue Galeazzi – non hanno paura della concorrenza e di misurarsi sul mercato ma è chiaro che siamo di fronte ad uno scenario che stravolge gli equilibri e soprattutto le forze in campo. Non è più competizione ad armi pari. Se la normativa permette operazioni di questo tipo significa che la politica e il legislatore hanno fallito e non sono stati coerenti con l’impegno di proteggere e tutelare il mondo della piccola e media impresa, quell’ecosistema economico di microimprenditorialità diffusa, che rappresenta oltre il 90% delle aziende italiane e di cui la politica tanto si vanta.

 

In questo caso – prosegue la nota. Di Mirco Galeazzi, Presidente CNA Rimini – a muoversi è una multiutility, quotata in borsa, peraltro con partecipazioni pubbliche, che entra sul mercato, mettendosi in competizione diretta con il mondo delle piccole e medie imprese. Un mercato in cui la capienza fiscale e le politiche commerciali di un colosso come Hera rischiano di spazzare via le tante professionalità costruite nel tempo e creare una deriva monopolista che non fa bene neanche al cliente finale.

 

Si tratta di una lotta impari – conclude la nota di Mirco Galeazzi, Presidente CNA Rimini – che non possiamo evitare di condannare, nell’interesse del mondo che rappresentiamo che, con grande fatica, si sta leccando le ferite e sta cercando di superare un periodo complicatissimo, quale conseguenza diretta delle scelte incoerenti e nefaste fatte dal legislatore sulle politiche di incentivazione legate proprio alla rigenerazione al risparmio energetico”.