HomeEconomia e LavoroRimini, Confesercenti: “Decreto bollette insufficiente. Occorrono maggiori sostegni alle imprese”

Fabrizio Vagnini, Confesercenti: "Il peso delle bollette continua inoltre a frenare i consumi delle famiglie"


Rimini, Confesercenti: “Decreto bollette insufficiente. Occorrono maggiori sostegni alle imprese”


1 Aprile 2023 / Redazione

La flessione dei costi energetici non è sufficiente per dare respiro alle piccole e medie imprese del commercio e del turismo, che nel 2023 pagheranno bollette di gas e luce ben più elevati di quelli di due anni fa: un bar sosterrà quest’anno costi quasi il 22% in più, un negozio di ortofrutta il 15% in più”. Secondo Fabrizio Vagnini, presidente Confesercenti provinciale Rimini, le risorse stanziate dal Governo contro il caro energia sono ampiamente insufficienti per salvaguardare le Pmi italiane e occorrono maggiori sostegni. “La riduzione delle misure contro il caro-bollette è stata più drastica di quanto previsto. Dai 18 miliardi stanziati con la legge di bilancio per il primo trimestre 2023 si è passati infatti a soli 3,8 miliardi per il periodo aprile-giugno. Una riduzione dell’80% a fronte di una riduzione del 20% circa del costo delle bollette”.

Se da una parte il “DL Bollette” approvato dal Governo prosegue sulla strada della mitigazione della crescita dei prezzi dell’energia, dall’altro si affida molto alla spontanea riduzione dei prezzi, prosegue Vagnini. “L’impatto che i costi energetici hanno sulle piccole imprese del commercio, del turismo e della ristorazione è ancora elevato. Rispetto al 2022 le tariffe sono calate, ma sono comunque più alte rispetto al 2021, prima dell’esplosione dei prezzi di energia e gas”.

Il peso delle bollette continua inoltre a frenare i consumi delle famiglie. “Nel 2023 gli italiani pagheranno 39 miliardi, 7,8 miliardi in più rispetto a due anni fa. Dobbiamo monitorare attentamente l’impatto del taglio dei sostegni – conclude il presidente di Confesercenti –, ed essere pronti a rafforzarli nuovamente in caso questo fosse ancora eccessivo per le piccole attività economiche”.