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Il progetto prevede degli appuntamenti formativi e informativi periodici rivolti ai volontari che decidono di rendersi disponibili all’affiancamento. 


Rimini, dal supporto doposcuola alla gestione della quotidianità: il progetto ‘Tante famiglie una città


20 Febbraio 2024 / Redazione

Ogni giorno diverse famiglie, soprattutto quelle più vulnerabili, si trovano ad affrontare sfide complesse: dalla conciliare tra lavoro e vita familiare al bisogno di sostegno nell’assistenza ai figli nelle attività scolastiche o sportive. Inoltre, alcuni genitori possono sentirsi soli ed emarginate, senza avere contatti con i luoghi di aggregazione e di socialità del territorio. È qui che entra in gioco ‘Vicinanza solidale – Tante famiglie, una città’, un’iniziativa promossa dal Comune di Rimini, nell’ambito del PNRR, con la collaborazione del Centro per le Famiglie, della cooperativa Il Millepiedi e dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII allo scopo di offrire un supporto alle famiglie in difficoltà nella gestione della propria quotidianità e dei rapporti sociali.

Il progetto, partendo dalla consapevolezza del valore delle relazioni umane, mette in contatto dei nuclei familiari in condizioni di fragilità con delle cosiddette ‘famiglie affiancanti’, le quali mettono a disposizione il loro tempo per dare una mano e un aiuto a chi attraversa dei momenti non semplici legati a problemi economici, organizzativi, sanitari o altro.

I volontari possono essere coppie con o senza figli, single, nonni: insomma, chiunque desideri portare il proprio contributo per lavorare per un tessuto sociale più unito e coeso, favorendo le relazioni di vicinato e contrastando l’emarginazione.

Ogni affiancamento, in aggiunta, prevede la presenza di un tutor, una figura che ha come responsabilità principali quella di accompagnare l’affiancamento in tutta la sua durata, valorizzando le risorse familiari e facilitando il dialogo con la comunità.

“Crediamo che la città – commenta l’Assessore alla Protezione sociale, Kristian Gianfreda – non sia solo l’insieme degli edifici, ma sia fatta di relazioni, di gesti di cura, di rimboccarsi le maniche e provare a dare risposte corali ai problemi che oggi alcuni nostri concittadini si trovano ad affrontare. L’idea è appunto quella di costruire legami solidi e virtuosi tra la comunità, grazie anche a un quadro di misure che, mediante il potenziamento dei servizi territoriali e un maggiore protagonismo delle famiglie, punta a rilanciare e mettere al centro il tema degli affidi e delle adozioni”.

“Prendersi cura dei legami familiari – prosegue Gianfreda – permette di coltivare il senso di comunità, incoraggiando la partecipazione sociale e la “ricostruzione” di quella rete informale di relazioni che unisce le persone, favorendo l’inclusione di tutti gli individui nella vita del territorio”.

I genitori che vengono affiancati scelgono liberamente e attivamente di partecipare al progetto di vicinanza solidale e sono chiamati ad essere co-protagonisti del progetto che li riguarda assieme alla famiglia affiancante. Allo stesso tempo le famiglie affiancanti hanno la possibilità, lavorando insieme per supportare un’altra famiglia, di vivere questa esperienza come occasione e possibilità di arricchimento per la loro stessa crescita e unità familiare.

Il progetto prevede degli appuntamenti formativi e informativi periodici rivolti ai volontari che decidono di rendersi disponibili all’affiancamento.

Per sostenere e accompagnare i volontari che decidono di rendersi disponibili all’affiancamento il progetto prevede incontri periodici di informazione e formazione. Il primo percorso dedicato ai volontari si compone di due appuntamenti: sabato 23 marzo e sabato 6 aprile, alle ore 10, presso il Centro per le Famiglie.