HomePoliticaRimini, diritto allo studio: al via un servizio sperimentale per 576 bambini dal 1’ al 26 luglio

1 milione e 300mila di euro investiti per inclusione e abbattimento rette nei servizi privati. Vicesindaca Bellini: "Risposta importante, ma il bisogno cresce"


Rimini, diritto allo studio: al via un servizio sperimentale per 576 bambini dal 1’ al 26 luglio


1 Luglio 2024 / Redazione

Un primo passo verso il diritto allo studio e welfare educativo a Rimini. Questa mattina è iniziato il progetto il servizio sperimentale estivo che accoglierà, in continuità, un numero limitato di bambine e bambini dal primo al 26 luglio. 576 le domande accolte, di cui 194 per i nidi e 299 per le scuole d’infanzia. Con questi numeri è stato possibile attivare un servizio che privilegia la continuità educativa, in modo che ciascuna bambina e ciascun bambino possa ritrovare nel mese di luglio le medesime insegnanti/educatrici dell’anno scolastico e, ove possibile, frequenti la stessa scuola. Si tratta non tanto di un servizio estivo tradizionalmente inteso, ma di una innovazione didattica in un’ottica incentrata prioritariamente sul bambino.

Ciascun nido o scuola organizza le attività con una progettualità propria, anche con scelte di utilizzo della spiaggia, che si incentra su attività a carattere educativo e ludico ricreative, con una predilezione per la vita all’aperto.

Si tratta di un approccio nuovo che si aggiunge a quello più tradizionale dei centri estivi pubblici che l’Amministrazione comunale continuerà a svolgere regolarmente, con particolare attenzione alle famiglie con maggiori bisogni. Inoltre, per chi sceglie un centro estivo privato il Comune di Rimini mette in campo un importante pacchetto di aiuti.

Non solo innovazione ma anche una certezza, quella del corposo sistema di welfare educativo e diritto allo studio per aiutare l’inclusione scolastica e sostenere le famiglie che scelgono di iscrivere le proprie figlie e i propri figli in centri estivi privati.

Nello specifico, si tratta di 1 milione e 300 mila euro per il sostegno all’inclusione ( che riguarda più di 300 bimbe e bimbi con disabilità) e per l’abbattimento delle rette per quelle famiglie che sceglieranno centri estivi privati.

“Una scelta pedagogica e amministrativa importante – sottolinea Chiara Bellini, vicesindaca con delega ai servizi educativi del Comune di Rimini – che coniuga l’innovazione educativa con la continuità nel sostegno economico alle famiglie. La continuità educativa estiva nasce non solo per dare una risposta al numero crescente di domande per il periodo estivo, ma soprattutto per offrire un servizio pedagogico innovativo. Mantenere le stesse insegnanti, la propria aula, il giardino e gli amici conosciuti nell’anno scolastico permette di rinforzare le competenze e le relazione delle più piccole e dei più piccoli. Per questo impegno un grande grazie va per questo al Coordinamento pedagogico di Rimini e alle nostre insegnanti. Continueremo con le risorse messe a bilancio, a sostenere i servizi per l’inclusione e per l’abbattimento rette, anche nel privato, in particolare per le famiglie con più difficoltà, per rendere accessibile e sostenibile a tutte e tutti questi servizi sempre più importanti per la nostra comunità” – conclude la vicesindaca.