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Da "L'Ombrellone" di Dino Risi a "Piccoli fans" tante volte in riviera sia come attrice che per manìfestazioni di cinema e teatro


Rimini e Riccione piangono Sandra Milo – FOTO


29 Gennaio 2024 / Redazione

Il Comune di Rimini  ricorda che “Federico Fellini aveva ben chiaro come avrebbe dovuto essere Carla, l’amante di Guido, il protagonista di quello che sarebbe stato poi il suo capolavoro, 8½”. La descrive all’amico e co-sceneggiatore Brunello Rondi. E la disegna in una serie di schizzi pubblicati sui quotidiani e sui rotocalchi nei giorni del casting. Fellini cerca l’interprete ideale, l’attrice che incarni una sensualità rubensiana, come la Sylvia di Anita Ekberg nella Dolce vita, ma più placida, più bambinesca, più giocosa. E la trova in Sandra Milo: una bellezza resa unica da un’ironia, una leggerezza, una finta svagatezza che dimostrerà sempre, in scena come nella vita. Scomparsa oggi all’età di 90 anni, non a caso Sandra Milo è ricordata in queste ore come una delle muse del Maestro, che per lei aveva coniato il soprannome “Sandrocchia”.

Dopo 8½, il regista richiamò l’attrice in Giulietta degli spiriti e le affida non uno ma tre ruoli, una celebrazione della bellezza della Milo: l’immagine di lei, in abiti da cavallerizza, che si dondola su un’altalena foderata di fiori rimarrà forse una delle più iconiche del cinema di Fellini.

Negli anni Sandra Milo venne spesso in riviera: tra le sue apparizioni, la partecipazione nel 2010 alla cerimonia organizzata dalla Fondazione Fellini, madrina dell’edizione del premio che quell’anno fu assegnato a Paolo Sorrentino. In quei giorni partecipò anche alla presentazione in Cineteca di un documentario dedicato a Flaiano. Nel 1987 portò il “Bandiera Gialla” in tv con il famoso programma “Piccoli fans”, trasmissione pomeridiana per bambini. La sua ultima apparizione a Rimini lo scorso anno in occasione della sfilata di Alberta Ferretti davanti a Castel Sismondo, nel cuore outdoor del Museo Fellini.

A sua volta il Comune di Riccione ricorda che Sanradra Milo nella Parla “aveva portato il sorriso, la simpatia, l’eleganza e il fascino di una donna e di una grande star che sapeva brillare di un carisma travolgente”. Era stata diverse volte a Riccione fino al 2016 quando fu ospite di Cinè-Le Giornate estive di cinema. In quell’occasione raccontò con affetto del film “L’ombrellone” di Dino Risi del 1965 che, girato proprio in città, la vide protagonista in una commedia che celebrava l’immaginario collettivo della vacanza a Riccione.

“Ciao Sandrocchia – dice la sindaca di Riccione Daniela Angelini -. Sandra Milo portava nel cuore la nostra città. Protagonista del film ‘L’Ombrellone’ di Dino Risi girato proprio qui a Riccione, presentatrice del Ttvv, stella delle giornate di Cinè-Le Giornate estive di cinema. E’ stata un’artista straordinaria e popolare ed è stato un privilegio averla tante volte fra noi”.

In occasione del suo intervento a Ciné l’attrice italiana parlò della sua Riccione, così come venne immortalata in “L’ombrellone” con il lungomare, l’hotel Baltic, gli amori estivi, la spiaggia gremita di persone, le auto decapottabili, le ragazze in bikini e le pedalate in tandem: le immagini iconiche della vacanza estiva in Riviera. Accanto a Sandra Milo il cast vantava attori del calibro di Enrico Maria Salerno, Lelio Luttazzi, Elena Bianchi, Jean Sorel e Leopoldo Trieste.

Grazie alla collaborazione con la Cineteca di Bologna, nel 2021 il film fu proiettato nella versione restaurata all’interno della rassegna cinematografica estiva “Il sole negli occhi” a cura del Comune di Riccione e di Riccione Teatro.

Il nome della Milo si legò inoltre alla città di Riccione in un’occasione speciale, quella del 1985 quando venne in città come ospite della serata di premiazione del Premio Riccione – Ater in occasione del quale si svolse anche la prima edizione del Premio Riccione Ttvv (come si chiamava all’epoca). Per la serata, che si svolse al Cinema Teatro Turismo, dove oggi c’è il Palazzo dei Congressi di Riccione, il comitato organizzatore voleva avere un certo numero di pubblico e si decise di chiamare un personaggio popolare che presentasse la premiazione. La decisione cadde su Sandra Milo. Accanto a lei sul palco salirono Renato Nicolini, l’allora assessore alla Cultura del Comune di Roma e ideatore dell’”estate romana”, e furono premiati Enzo Moscato, il grande drammaturgo, regista e attore napoletano, e lo scrittore, saggista, giornalista e drammaturgo Pier Vittorio Tondelli.