Rimini, Federconsumatori: “Gas. Non si carichino gli utenti di nuovi costi”
22 Dicembre 2023 / Redazione
“Dopo i passi indietro compiuti sul fronte dell’energia, decidendo in una fase quanto mai delicata e difficile di non prorogare il mercato tutelato prima per il gas, poi per l’energia elettrica.
Dopo il susseguirsi di sanzioni – scrive Federconsumatori in una nota – nei confronti delle aziende che continuano ad operare in maniera scorretta, a spese dei cittadini.
Cosa potrebbe peggiorare la situazione?
Della serie non c’è mai limite al peggio ora si prospetta un incremento in bolletta, a carico degli utenti, con l’inserimento di una componente aggiuntiva della tariffa di trasporto gas.
Tutto ciò a causa di una visione poco lungimirante e stime poco accurate.
Bisogna considerare – continua la nota di Federconsumatori – anche che l’aumento per il gas è determinato principalmente dalla forte crescita della componente CMEM relativa ai costi di approvvigionamento (+4,5% sulla spesa per il cliente tipo), dato che riflette il rialzo atteso delle quotazioni all’ingrosso nei mercati a termine in Italia e in Europa.
Riempire i depositi di stoccaggio durante la guerra Russia-Ucraina nel 2022-2023 per avere una scorta di sicurezza in deposito è costato ingenti somme al GSE, che di concerto con Snam ha dovuto comprare gas quando la quotazione era tra le più alte mai registrate ed ora lo può rivendere solo a prezzi inferiori. Si stima una minusvalenza di circa 4,2 miliardi di euro.
Per compensare tale ammanco – prosegue la nota di Federconsumatori – Arera vuole far pagare, da aprile 2024, questa minusvalenza agli utenti, inserendo una componente aggiuntiva della tariffa di trasporto del gas.
Riteniamo tutto ciò inaccettabile. Non è giusto che siano gli utenti, duramente provati dalla crisi energetica e dall’inflazione, a dovere pagare i prezzi dello stoccaggio. Ribadiremo tale posizione anche nel parere formale richiesto da Arera a tale proposito.
Piuttosto chiediamo che siano i venditori, molti dei quali si sono arricchiti dall’aumento dei prezzi del gas, a dover pagare, senza possibilità di riaddebitare ai clienti il prezzo della componente aggiuntiva. Ecco perché è necessario imporre una tassazione sugli extraprofitti, da destinare per compensare questo disavanzo.
Inoltre – conclude Federconsumatori – guai a smantellare le misure adottate finora per tutelare i cittadini dal caro-energia, a partire dalla riduzione dell’IVA che a nostro avviso il Governo deve prorogare almeno per tutto il 2024”.