Home___primopianoRimini, femminicidio di Via Dario Campana: assassino condannato a 24 anni

La difesa aveva chiesto l'ergastolo ma il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche


Rimini, femminicidio di Via Dario Campana: assassino condannato a 24 anni


29 Gennaio 2024 / Redazione

è stato condannato a 24 anni e due mesi di reclusione, al risarcimento della parte civile con una provvisionale di 50 mila euro, Maximo Aldana De La Cruz, il 55enne reo confesso dell’omicidio dell’ex compagna, Noelia Rodriguez, 46 anni, uccisa il 19 maggio del 2022 a Rimini, nella sua abitazione di Via Dario Campana.

La sentenza di prima grado è arrivata nel tardo pomeriggio di oggi.

 La Corte d’Assise, presieduta dal giudice Fiorella Casadei, ha escluso i motivi abietti e futili e della crudeltà, ma non l’aggravante del legame familiare. La Corte ha riconosciuto le attenuanti generiche. In apertura di discussione nella duplice requisitoria i sostituti procuratori Davide Ercolani e Stefano Celli, avevano chiesto l’ergastolo, mentre la difesa, l’avvocata Paola Benfenati del Foro di Bologna aveva chiesto l’esclusione delle aggravanti visto anche il comportamento collaborativo dell’imputato.

Noelia Rodriguez era stata uccisa a coltellate dal compagno Maximo Aldana dela Cruz al civico 101 di Via Dario Campana. “Non accettavo che non volesse più tornare a stare con me. Le avevo chiesto di sposarmi ha rifiutato e l’ho uccisa” aveva confessato davanti agli inquirenti e al pm Stefano Celli.  L’uomo aveva incontrato la donna nel pomeriggio del 19 maggio del 2022 prima del delitto portandosi dietro un anello, per convincerla a unirsi in matrimonio. La coppia aveva avuto una relazione durata 15 anni quando entrambi erano in Perù. Poi nel 2021 Noelia Rodriguez era arrivata in Italia, a Rimini e aveva iniziato a lavorare come badante dopo aver troncato i rapporti con il compagno. Maximo Aldana, invece, era arrivato a Milano nell’aprile del 2022 e usufruiva di un visto turistico per soggiornare in Italia.

Era convinto di convincerla o di costringerla a tornare in patria, prima di uccidere la compagna. Un delitto aggravato dal ferimento della figlia di lui, di 27 anni: la donna è stata colpita con alcuni fendenti alla mano e all’addome mentre tentava, disperatamente, di separare i due. La ventisettenne, molto legata alla vittima, è stata medicata all’Ospedale Infermi di Rimini e poi sentita dagli inquirenti.