Rimini, filmato con prostituta paga 80mila euro perché la moglie non sappia nulla
16 Gennaio 2024 / Redazione
Avevano filmato un imprenditore mentre faceva sesso con una prostituta e lo avevano ricattato facendosi pagare fino a 80 mila euro per non inoltrare il video alla moglie. Loro sono un riminese 67 anni e una prostituta, cittadina bulgara di 31 e sono stati arrestati ieri in un’operazione di polizia internazionale, squadra mobile di Rimini e polizia bulgara, in esecuzione di un’ordinanza del Gip, Raffaella Ceccarelli.
Il riminese è agli arresti domiciliari mentre la transessuale è in carcere in Bulgaria. Le accuse per entrambi sono di estorsione, mentre per il solo italiano è scattata anche quella di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Il 67enne è difeso dall’avvocato Tiziana Casali. Mentre la parte offesa è rappresentata dall’avvocato Alessandro Petrillo.
Secondo le indagini della squadra mobile di Rimini, coordinata dal sostituto procuratore di Rimini, Davide Ercolani, l’imprenditore dopo aver conosciuto la donna su un sito e aver consumato due rapporti a pagamento si sarebbe visto chiedere somme di denaro sempre crescenti per evitare l’invio alla moglie e ad un’amica di un video in cui fa sesso con la prostituta. La polizia ha quindi scoperto che il riminese oltre a dare la casa alla cittadina bulgara aveva anche un rapporto di stretta collaborazione con questa. La trans è stata quindi rintracciata in Bulgaria dalla polizia locale la collaborazione di Eurojust nella sua casa alla periferia di Blagoevgrad. Era sul divano di velluto, in compagnia della moglie e del figlio.
Quando i poliziotti sono entrati per arrestarlo, in quella che da fuori sembrava una baracca, sono rimasti infatti sbalorditi: marmi, tappeti, stucchi dorati, lampadari di cristallo accanto a led colorati sul soffitto. Si era costruito una sorta di reggia kitsch, come documenato dlla immagini trasmesse dal TGR Emilia Romagna nel servzio di Serena Biondini.