HomeEventiRimini, Galleria Zamagni: sabato inaugura “Confini”. La mostra di Stefano Ronci

La mostra rimarrà aperta fino al 3 giugno 2023


Rimini, Galleria Zamagni: sabato inaugura “Confini”. La mostra di Stefano Ronci


19 Aprile 2023 / Redazione

A pochi giorni dal prestigioso premio nazionale vinto a Bologna con un’opera realizzata in occasione del decennale di Cubo, Museo d’Impresa e di Cultura del Gruppo Unipol, l’artista riminese Stefano Ronci inaugura la mostra personale “Confini” a cura di Ilaria Bignotti.

Appuntamento sabato 22 aprile alle ore 18, presso la Galleria d’Arte Zamagni di Rimini. L’esposizione ha il patrocinio del Comune di Rimini. Saranno presenti l’artista e la curatrice.

A distanza di vent’anni dalla sua ultima esposizione sul territorio riminese – Stefano Ronci (che nel frattempo ha avuto una carriera artistica importante, con mostre e collaborazioni internazionali) presenta una serie di opere di recente realizzazione che indagano il concetto di confine e di soglia, mettendo in stretta relazione il ruolo dello spettatore e dimostrando, pur nella continua diramazione dei materiali e delle forme, di saper portare avanti con coerente poetica alcuni temi chiave: il lavoro sui gradi del visibile attraverso la sperimentazione di materiali riflettenti, traslucenti, diafani e trasparenti nei lavori che appartengono all’ambito più squisitamente pittorico, quali i Paesaggi Molli, estroflessioni nell’ambiente che accolgono lo spazio con pieghe e concavità dove la materia è trattata in modo plastico e integrantesi all’architettura, e i Paesaggi Piatti, caratterizzati da campiture cromatiche che trascolorano l’una nell’altra, alludendo a un possibile orizzonte di cielo-terra ma anche strizzando l’occhio alla grande arte aniconica europea e americana. 

La ricerca sul segno inteso come traccia, persistente o fuggevole, di un  passaggio dell’uomo e della sua memoria, nei tempi di stratificazione e affioramento del linguaggio, come avviene nelle grandi Mappe realizzate con raffinata foglia d’oro, lettere adesie e sovrapposizioni cromatiche, opere in un certo senso vicine alle indagini artistiche inquiete e nomadi di Alighiero Boetti e alle perlustrazioni peregrinanti della fotografia di Luigi Ghirri; 

La messa in relazione tra io e altro, la volontà di scrutare e scandagliare il mistero e la potenza della comunicazione tra le persone e l’ambiente, affrontando in questa direzione il concetto di confine inteso non come sbarramento e limite ma soglia e possibilità di incontro, come avviene nell’installazione allestita nella sala sottostante la Galleria: “un video in bianco e nero, composto da innumerevoli direzioni di piedi nudi sulla terra è ostacolato nella fruizione da un’installazione di fili spinati lungo i quali scorrono pezzetti di carte colorate, mentre luci al neon, ai lati della staccionata, stagliano il ricordo, riattivano la memoria. 

Stefano Ronci ci passa, sempre, la palla. La sua esperienza diventa esigenza di condivisione. Siamo messi al corrente di un fatto, ora sta a noi scegliere cosa fare. Avanzare, tendere lo sguardo, ripercorrere la via; dimenticare, divagare, rievocare altri istanti. Toccare, spinarci. Percepire, immaginare. Si tratta, sempre, di porci in una dimensione di desiderio. Il confine in Ronci è forse proprio questo: sfida e stimolo all’incontro con il nostro volere, che è anche il nostro guardare”, scrive Ilaria Bignotti, curatrice della mostra, nel testo critico in catalogo”.

La mostra, accompagnata dal catalogo edito da NFC Edizioni, sarà visitabile dal 22 aprile al 3 giugno 2023, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. Domenica aperta su appuntamento.

Stefano Ronci nasce a Rimini nel 1972. Si trasferisce successivamente a Firenze dove si laurea con lode in Architettura nel 1999. Fra il 1999 e il 2001 consegue la specializzazione biennale all’Università degli Studi di Bologna nell’indirizzo di Arte e Disegno. Dal 2000 affianca all’attività artistica ed espositiva quella di insegnamento nell’ indirizzo artistico. Nel 2006 viene invitato a partecipare alla collettiva curata da Vanja Strukel al Palazzo Pigorini di Parma sui giovani artisti emergenti dell’Emilia Romagna. Nel 2005 e nel 2006 è fra i finalisti del Premio Celeste, curato da Gianluca Marziani. Nel 2007 è invitato a partecipare al Bac, festival delle arti audio-visive di Barcellona. Nel 2015 è tra gli artisti ospiti di Macrocosmi, mostra organizzata da CUBO, spazio polivalente di Unipol e riproposta successivamente a Berlino in collaborazione con la Werkstattegalerie. Nel 2016 viene invitato a partecipare, nella sezione video, al festival internazionale di fotografia di Reggio Emilia. Nel 2018 partecipa alla terza edizione della Biennale del Disegno di Rimini, nella sezione curata da Massimo Pulini. Dal 2014 è consulente creativo per Saraghina Eyewear, brand per il quale si occupa dell’ideazione e della progettazione di tutte le installazioni espositive in fiere italiane ed estere.

La mostra rimarrà aperta fino al 3 giugno 2023.

 

Orari di apertura: 

9 – 13 / 16 – 20

dal lunedì al sabato. 

Domenica su appuntamento.

 

Info: 

info@zamagniarte.it 

www.zamagniarte.it 

335 7016352

0541 14 14 404