Indagati per violenza sessuale sulla figlia di 13 anni rischiano di finire alla sbarra a Rimini. Loro sono marito e moglie, lui 43 anni, lei 37 entrambi di origine bengalese ma residenti nel capoluogo romagnolo. A indagare sulla coppia sono stati i carabinieri della Compagnia di Rimini. Sarebbe stato il padre ad abusare più volte della figlia da quando lei aveva dieci anni. Ma come mai anche la madre dell’adolescente è finita nei guai? La donna stando a quanto emerso in sede di indagine non avrebbe neppure cercato di fermare la condotta del marito.
I carabinieri avevano indagato sui due dopo la segnalazione arrivata dalla scuola frequentata dalla vittima. Qui alcuni docenti erano preoccupati per il comportamento della studentessa. Dai racconti della tredicenne era emerso che i genitori avrebbero voluto mandarla nel suo paese d’origine perchè imparasse gli usi tradizionali della loro terra ma che allo stesso modo lei non ne voleva sapere.
Nei prossimi giorni il gip di Rimini – che ha vietato a entrambi i genitori di avere contatti con la figlia – decidere se accogliere la richiesta di rinvio a giudizio della pm Paola Bonetti.
La ragazzina si trova ora in una casa protetta.
Sul padre e la madre per la cronaca è già in corso un procedimento al tribunale dei minori di Bologna per valutare la revoca della potestà genitoriale alla coppia. Stando ai racconti della tredicenne, lei avrebbe assistito ad atti intimi di carattere sessuale del padre che l’avrebbe in un’occasione palpata all’uscita da una discoteca. Per la difesa si tratterebbe di un escamotage per non evitare la partenza per il Bangladesh voluta dai genitori.