Rimini, giostraio di 57 anni condannato per adescamento di minorenni
21 Marzo 2024 / Redazione
Un giostraio di 57 anni, residente in provincia di Bergamo, è stato condannato dal tribunale monocratico di Rimini a un anno e 10 mesi di reclusione per adescamento di minorenni e detenzione di materiale pedopornografico. L’imputato, per il quale il pubblico ministero Davide Ercolani aveva chiesto 2 anni e 3 mesi, nel 2018 durante una fiera di paese nel Riminese avrebbe attirato l’attenzione di adolescenti offrendo loro gettoni per le giostre. In cambio avrebbe ottenuto i numeri di cellulare o l’amicizia sui social media con i ragazzi, per poi iniziare a chiedere loro foto e video intimi tramite chat su WhatsApp o Messenger.
Sono stati i genitori di due ragazzini di 12 e 13 anni a scoprire le conversazioni sospette sui telefoni dei loro figli e a denunciare il 57enne alle autorità. Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura distrettuale di Bologna, hanno portato al sequestro del telefono del giostraio, all’interno del quale è stato trovato materiale pedopornografico.
Nonostante il tribunale di Bergamo lo avesse assolto in passato per fatti analoghi, ritenendolo non imputabile per vizio totale di mente, il tribunale di Rimini ha invece giudicato il giostraio capace di intendere e volere. L’avvocato della difesa Cinzia Bonfantini ha annunciato ricorso in Appello contro la sentenza emessa, e si dovrà attendere per conoscere le motivazioni dettagliate della condanna.