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Nella giornata mondiale dell’assolto


Rimini: giovedì al lapidario del Museo la serata conclusiva di “Altissime voci”


17 Luglio 2024 / Redazione

Rosario Balestrieri è il primo a occuparsi di ornitologia presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn, a 152 anni dalla sua fondazione. La sua linea di ricerca si inserisce nell’ambito del Dipartimento di Ecologia Integrata, dove si dedica al Progetto CRIMAC. In questo contesto, studia gli effetti delle alterazioni ambientali in contesti marini sull’avifauna pelagica e migratoria.

Cura anche gli aspetti comunicativi del progetto, soprattutto attraverso la stampa, i social media e la Citizen Science. Presidente dell’Associazione ARDEA e Consigliere del CISO – Centro Italiano Studi Ornitologici, ha sempre cercato di portare avanti in parallelo gli interessi scientifici e quelli legati alla comunicazione. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Ecologia Forestale presso l’Università della Tuscia e ha seguito l’iter di iscrizione all’ordine dei giornalisti.

Inanellatore di avifauna a scopo scientifico riconosciuto dall’ISPRA, porta avanti diversi progetti di monitoraggio della migrazione. Dal 2021 coordina il progetto di bioacustica dedicato all’identificazione dei dialetti nel gracchio corallino ed ha organizzato nel 2023 il simposio di Bioacustica in seno al Convegno Italiano di Ornitologia a Varese.

Terrà per noi una interessantissima lezione dedicata al canto negli uccelli migratori, con una serie di dettagli che sono il frutto delle più recenti ricerche scientifiche su questo tema che ci sta molto a cuore. Non mancherà una parentesi importante sulla situazione dei fratini, ai quali Rosario dedica gran parte della sua attività. Sarà per noi occasione di riprendendo il filo del discorso da dove l’avevamo lasciato proprio lo scorso 18 Luglio al Lapidario.

La serata infatti si era aperta sul pullo di fratino rimasto solo, sulla spiaggia libera di Miramare, quello stesso pullo che non è sopravvissuto al grande evento della Rimini Beach Arena del 21 luglio 2023.

 

 

LA PERFORMANCE MUSICALE:

ANTROPOCENTRICO/IL MALE ANTICO

 

Un modo intimo e universale, di raccontare la relazione con la natura dentro la città.

Tra sogno e realtà, tra scrittura e musica, si snoda un sentiero fatto di microscopici colpi d’occhio, istanti di ascolto e gesti concreti di attenzione verso tutte le forme di vita, animali e vegetali, che condividono gli spazi di un quotidiano stare al mondo, dentro un contesto urbano ancora fortemente permeato da una visione rigidamente antropocentrica.

Una battaglia culturale ci aspetta nel futuro prossimo: rendere più ampio, e sottile, il nostro sguardo.

Aprire la nostra sensibilità al meraviglioso mondo non umano, agire in nome della sua tutela.

Siamo ancora troppo ciechi e troppo sordi, in un pianeta sofferente che chiede la nostra cura, il nostro amore.

Arianna Lanci: ideazione, testi, voce, immagini

Luigi Pizzaleo: musiche originali, pianoforte, elettronica

Paride Russo: didjeridoo

Ilaria Bettuzzi, Carla Catolfi, Nicoletta Cei, Valter Cenni, Francesca Curina, Chiara Gigli, Bruno Marcello Antonio Esposito, Roberta Piscaglia, Silvana Polidori, Grazia Testoni, Marco Trovarelli: voci

 

GLI ARTISTI:

Arianna Lanci è cantante, musicista, didatta e ideatrice.

Laureata con lode in Filosofia presso l’Università degli Studi di Bologna, dopo il diploma di canto lirico al Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, ha conseguito il Diploma di II Livello in Canto Rinascimentale e Barocco con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza. Svolge intensa attività concertistica nelle principali città italiane e all’estero, sia come solista che in ensemble vocale, concentrandosi soprattutto su progetti di sua ideazione che spaziano dal repertorio antico a quello contemporaneo. Di recente interpreta il ruolo del Drago nell’opera Perseo e Andromeda di Salvatore Sciarrino, una produzione Sagra Musicale Malatestiana 2023. E’ ideatrice del Corso Estivo di canto e repertorio antico “IL FILO SOTTILE” e del Festival ALTISSIME VOCI- Festival Musicale tra Terra e Cielo- alla sua prima Edizione nell’estate 2023, organizzato grazie alla collaborazione tra le due realtà associative cui ha dato vita negli ultimi anni: l’Ensemble Vocale Canòpea e il gruppo di tutela ambientale Monumenti Vivi Rimini.

Ha inciso per le etichette IPECAC, Movimento Classical, Tactus, Brilliant Classics, Glossa, Da Vinci Classics.

 

Luigi Pizzaleo è nato a Como nel 1971. Dopo aver compiuto gli studi di pianoforte, composizione e musica elettronica si è dedicato alla composizione e alla ricerca storica. Laureato un lettere, ha conseguito a Firenza un dottorato in Storia dello spettacolo. Ha poi pubblicato alcuni saggi sull’avanguardia elettronica romana per LIM, Aracne e altri editori. È stato finalista ai concorsi di composizione Bucchi, Evangelisti e Dutilleux. Insegna Storia della musica elettroacustica al conservatorio di Bologna.

 

Paride Russo inizia a suonare il didjeridoo nel 1996 dopo avere visto il film di Werner Herzog Dove sognano le formiche verdi (1984). Dopo soli tre anni di studio entra a far parte di due band, gli Shatadoo e i Tam tam flute, con le quali tutt’oggi si esibisce, partecipando ripetutamente anche al Didjin’oz Festival. Con gli Shatadoo produce l’omonimo Shatadoo (1996) e più tardi N’deissan (2006).
Ha stabilito un rapporto di amore e rispetto con alcuni suonatori aborigeni, uno tra tutti Djalu Gurruwiwi. Tramite il suo sito didjeridoos-tradizionali e grazie al rapporto di amicizia e stima che lo lega a Guan Lim (fondatore del mitico iDIDJ Australia), sostiene la cultura aborigena e la comunità Yolngu di Yirrkala, distribuendo yidaki tradizionali e tracciabili costruiti dai più grandi custodi della tradizione aborigena. Egli è tutt’oggi considerato uno dei migliori suonatori di Hard Tongue e Gunborrk d’Europa. E’ stato il primo ad organizzare un workshop con Jeremy Cloake, esperto di tecniche tradizionali dell’Arnhem Land. 


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