Il Portico del Vasaio presenterà a Rimini, giovedì 7 novembre, alle ore 21,15, presso il teatro Tarkovskij in via Brandolino 13, “Una rivoluzione di sé. La vita come comunione” (Rizzoli), testo che raccoglie per la prima volta le lezioni inedite tenute da don Giussani nei primi anni della contestazione giovanile (1968 – 1970), contesto che investì drammaticamente la Chiesa e il movimento di CL stesso.
La presentazione vedrà gli interventi di Onorato Grassi, professore ordinario di Storia della filosofia medievale alla LUMSA di Roma, testimone diretto delle conversazioni di Giussani in quegli anni; Bernhard Scholz, presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, testimonianza di un soggetto protagonista della missione e cultura cristiana, elementi decisivi della proposta di Giussani; Valerio Lessi, giornalista e scrittore, autore del libro “Una storia di popolo. I primi 50 anni di CL a Rimini” (Pazzini Editore), disponibile in anteprima il 7 novembre e nelle librerie dal 12 di novembre.
Dal 68’ la nascita di Comunione Liberazione
Il testo, edito da Rizzoli, permette di conoscere la proposta originale di approccio al cristianesimo di don Giussani, una proposta che recentemente papa Francesco ha definito essenziale per tutta la Chiesa e che si rivela intatta, se non ancora più dirompente, al giorno d’oggi, in una società segnata dall’individualismo, da un tessuto sociale sempre più logoro, così distante dalla comunione che il sacerdote auspicava.
Negli anni incandescenti del Sessantotto, gli impetuosi venti di cambiamento che agitano la società si insinuano anche tra le fila del «movimento» di Gioventù Studentesca, che fino al 1965 è guidato da don Luigi Giussani: un migliaio di liceali e alcune centinaia di universitari se ne allontanano per aderire al Movimento Studentesco. È lo «scossone più grosso» mai subìto dall’esperienza di Gioventù Studentesca, come dirà in seguito don Giussani.
Dopo aver lasciato la guida di GS, in quegli stessi anni don Giussani frequenta con assiduità il Centro culturale Charles Péguy. Fondato nel 1964 a Milano da un gruppo di laureandi, laureati e assistenti universitari, di fatto rappresenterà la prosecuzione dell’esperienza cominciata nelle aule del Liceo Berchet e, al contempo, l’inizio di quella realtà che di lì a poco assumerà definitivamente il nome di «Comunione e Liberazione».
Questo volume raccoglie per la prima volta le trascrizioni delle lezioni tenute da don Giussani ai giovani del Centro Péguy dal 1968 al 1970.
Saranno anni che segneranno l’inizio di quella realtà che prenderà definitivamente il nome di Comunione e Liberazione e in cui don Giussani approfondirà l’intuizione secondo cui solo nella comunione cristiana possiamo sperimentare la liberazione, cioè l’avvento di un mondo più umano.
Attento osservatore della società, don Giussani guarda al sommovimento politico, sociale e culturale portato dal Sessantotto cogliendo l’istanza profonda che sta alla base del fenomeno – il risveglio del desiderio di autenticità nella vita e di cambiamento nel mondo – e leggendo gli anni della contestazione giovanile come il crinale di un «cambiamento d’epoca» che si stava preparando già da tempo.
Giussani, il ‘68 e e la storia del popolo di CL a Rimini
Comunione, cultura, missione sono alcune delle parole chiave del libro “Una rivoluzione di sé”, parole chiave che verranno approfondite ripercorrendo lo sviluppo del movimento di CL a Rimini, a partire dal libro “Una storia di popolo”.
Il libro, scritto da Valerio Lessi per Pazzini Editore, percorre le origini e lo sviluppo del movimento a Rimini, che si intreccia con la storia e le vicende della città, contribuendo al suo sviluppo anche, ma non solo, attraverso opere come il Meeting di Rimini, la Karis Foundation, imprese e associazioni.
È proprio nell’estate del ‘68 che Giussani scende a Rimini, dove anche la comunità dell’allora Gioventù Studentesca viveva un momento di smarrimento. Il prete brianzolo, nel dialogo con alcuni giovani riminesi a Torello, i pochi rimasti della comunità di Rimini, diventa ancora più consapevole di alcuni fattori che diventeranno parte essenziale della sua proposta negli anni a venire, e, per gli stessi giovani, quell’incontro diventa occasione per rilanciare l’esperienza vissuta fino a quel momento.
Il libro, avvalendosi dei contributi di alcuni archivi personali e di numerose interviste ai protagonisti, racconta i primi 50 anni della storia di questo popolo che, per quanto “entità etnica sui generis” – come ebbe a chiamare la comunità dei credenti Paolo VI il 23 luglio 1975 – è incontrabile nelle piazze, nelle spiagge, nei luoghi di incontro e di lavoro di Rimini e provincia. Un libro indispensabile per capire il fenomeno CL a partire dalla sua straordinaria diffusione nella città di Rimini.