Si è svolto durante il fine settimana un servizio, da parte delle Guardie Zoofile di Fare Ambiente, mirato alla detenzione dei cani alla catena, pratica purtroppo ancora troppo diffusa e per la quale giungono alle Guardie numerose segnalazioni.
Le motivazioni addotte sono le più disparate: si va dall’impedire al cane la fuga, l’aggressione a terzi o solo il fastidio o paura che alcuni possono provare se l’animale gli si avvicina.
Tale condotta, va ricordato, è sanzionata dalla Legge Regionale dell’Emilia Romagna che afferma: “è vietato l’utilizzo della catena o di qualunque altro strumento di contenzione similare” e la sanzione può arrivare a 450 euro.
Le Guardie ricordano che l’acquistare o l’adottare un cane, ma lo si può estendere a qualsiasi animale, comporta l’assunzione di doveri da parte del proprietario, poiché Fido ha dei diritti, tra i quali, solo a titolo esemplificativo, il fatto di condurlo in passeggiata per poterlo far interagire con i suoi simili e con altre persone, cosa che la detenzione alla catena non consente.
Va ricordato, in particolar modo per chi abita in campagna, che l’animale tenuto a catena, in caso di aggressione da parte di lupi, ha scarse, per non dire nulle, possibilità di scappare o difendersi, come accaduto qualche anno fa in provincia di Reggio Emilia.
È utile sottolineare che, in alcuni casi, sia possibile passare da una “semplice” sanzione pecuniaria ad un reato, poiché l’art. 727 del Codice Penale punisce chi “detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura”. Sono ormai numerose le sentenze che vanno in questa direzione.
Le Guardie aggiungono che le segnalazioni sono in aumento e che proprio per questa ragione partirà a breve un nuovo corso per Aspiranti Guardie Zoofile.
Chi è interessato può seguire la pagina Facebook https://www.facebook.com/guardiezoofilefareambienterimini/ nella quale verranno messi i prossimi incontri per poter partecipare al suddetto corso.