“È nei momenti difficili che emergono le eccellenze” ha dichiarato David Plink, CEO del Top Employers Institute, in occasione della certificazione Top Employers 2023, uno dei principali riconoscimenti a livello internazionale per le aziende che soddisfano standard elevati nella gestione delle risorse umane. Una considerazione che riflette gli eventi complessi degli ultimi due anni, che hanno determinato grande instabilità per molte aziende. Non è il caso del Gruppo Hera che si certifica Top Employer per la 14esima volta consecutiva, distinguendosi per le proprie politiche lavorative e posizionandosi tra le prime tre in Italia su 1.600 imprese analizzate.
Benessere delle persone, formazione, crescita professionale e trasformazione delle competenze sono i principali punti di forza che hanno permesso alla multiutility di ricevere il prestigioso riconoscimento. Ad assegnarlo è stato l’Istituto olandese, ente certificatore globale delle eccellenze aziendali in ambito HR, dopo un’analisi attenta e ogni anno sempre più selettiva su parametri specifici come retribuzioni adeguate, condizioni di lavoro, opportunità di carriera, cultura aziendale, formazione e sviluppo delle persone.
Con visione pionieristica, scelte concrete e crescenti investimenti su risorse umane e formazione, la multiutility continua a raccogliere la sfida del cambiamento, puntando allo sviluppo di nuove abilità e competenze. Centrale su questo fronte il ruolo di HerAcademy, la corporate University fondata proprio con la volontà di generare nuova conoscenza in risposta ai trend del contesto, anche attraverso il dibattito su temi attuali e la collaborazione con primarie istituzioni a livello nazionale e internazionale. Rientrano in questo ambito tutte le attività formative per gli oltre 9 mila dipendenti della multiutility, affinché l’apprendimento continuo e lo sviluppo delle persone siano al centro della strategia in coerenza con la crescente domanda di profili in grado di vincere le sfide delle transizioni in atto (digitale, energetica e ambientale). Solo nel 2022 il 97% della popolazione aziendale, compresa quella più operativa, ha seguito corsi di formazione, per circa 270 mila ore complessive erogate pari a circa 30 ore di formazione pro-capite, ampiamente sopra la media del settore.
Con la stessa visione e soprattutto per rispondere alla sfida della transizione energetica, il Gruppo Hera ha inoltre avviato nei mesi scorsi su tutto il territorio nazionale un’importante campagna di acquisizione dei talenti per selezionare e formare, in collaborazione con ManpowerGroup, 300 nuove risorse con profili tecnici e operativi con l’obiettivo di inserirle, entro il 2023, nelle diverse società della multiutility e presso le aziende fornitrici.
Formazione e valorizzazione delle persone diventano poi ancora più efficaci quando ad essi si affiancano il benessere e la soddisfazione professionale dei lavoratori. Lo sa bene il Gruppo Hera che, anche di fronte alla complessità degli eventi che stiamo vivendo, continua a tenere acceso il faro anche su sicurezza, produttività e qualità del lavoro, come testimoniato dal recente rinnovo del contratto integrativo aziendale per il triennio 2022-2024. Oltre a investimenti significativi destinati al piano di welfare, per rendere maggiormente compatibili sfera lavorativa e familiare, il nuovo contratto prevede, ad esempio, l’introduzione di misure a favore delle lavoratrici in gravidanza, dei genitori con figli fino a 6 anni e di chi assiste genitori anziani, senza dimenticare le iniziative della multiutility a tutela delle politiche di genere.
“Anche quest’anno essere riconosciuti da Top Employers Institute tra le migliori società per le nostre politiche del personale ci riempie di orgoglio” ha affermato il Presidente Esecutivo del Gruppo Hera Tomaso Tommasi di Vignano. “È un traguardo che ci incentiva a fare ancora meglio, sempre più convinti che valorizzare le persone del Gruppo e continuare a investire sulla loro crescita professionale, rendendole parte integrante della trasformazione del nostro tempo, significa anche garantire solidità aziendale, qualità dei servizi che forniamo e ricadute positive sui territori.”