Home___primopianoRimini, il Prefetto convoca forze dell’ordine ed istituzioni per valutare l’attività di contrasto alla violenza sulle donne

L'iniziativa in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne


Rimini, il Prefetto convoca forze dell’ordine ed istituzioni per valutare l’attività di contrasto alla violenza sulle donne


9 Novembre 2023 / Redazione

La data del 25 novembre, scelta nel 1999 dall’Onu quale giornata per l’attuazione di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza contro le donne, è anche per il Prefetto Rosa Maria Padovano una ricorrenza meritevole di sensibile attenzione e su tale presupposto ha promosso una riunione dedicata del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione.

L’incontro, presieduto dal Viceprefetto Vicario, ha visto la partecipazione di rappresentanti delle Forze dell’Ordine, della Provincia, dei Comuni di Rimini, Cattolica, Bellaria, San Giovanni in Marignano, Misano Adriatico, Santarcangelo di Romagna, della ASL, del D.A.P. e dell’U.E.P.E., dell’Ufficio Scolastico di Rimini, unitamente alle associazioni maggiormente rappresentative che operano nell’ambito del contrasto alla violenza di genere (Rompi il silenzio, Mondo Donna, Dire Uomo, Chiama Chi Ama, Metis, Ardea, Caritas).

Il confronto tra le diverse realtà a vario titolo impegnate sul fronte del contrasto alle diverse forme di violenza esercitate contro le donne, fino ad arrivare all’omicidio, ha consentito una analisi della situazione in provincia e una valutazione delle attività in atto, favorendo una ulteriore rimodulazione di iniziative avviate in stretta collaborazione con la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Polizia Giudiziaria e quella Locale.

Particolare rilievo è stato dato all’importanza di “fare rete”, con l’intento di sviluppare una maggiore capillarità delle informazioni e dei servizi,  al fine di garantire forme di tutela alle vittime di violenza alle quali viene offerta l’opportunità di rivolgersi ai servizi territoriali per un percorso di sostegno.

In tale prospettiva, a partire dalle cosiddette case rifugio e passando anche per gli altri servizi offerti sia sul versante pubblico che su quello associativo, un deciso impulso è quello assolto in fase di accoglienza e presa in carico, cui consegue un percorso di protezione e il successivo massimo impegno per favorire il  raggiungimento, da parte della vittima, di una duplice autonomia: quella psicologica e quella finanziaria.

Rilevato che assoluta valenza, attesa la delicatezza dei compiti, riveste la formazione permanente degli operatori – soprattutto di chi prende in carico le donne vittime di violenza –, dal tavolo è emerso l’impegno ad implementare la formazione interdisciplinare, anche in vista – nel marzo 2024 – del rinnovo del “Protocollo d’Intesa per la prevenzione ed il contrasto delle violenze nei confronti delle donne”.

Esprimendosi sul delicato tema in argomento, il Prefetto sottolinea un passaggio del messaggio lanciato da Papa Francesco all’avvio della campagna “Come un’onda contro la violenza sulle donne” di Radio 1 Rai che ha preso avvio oggi: << Davanti alla piaga degli abusi fisici e psicologici sulle donne c’è l’urgenza di riscoprire forme di relazioni giuste ed equilibrate, basate sul rispetto e sul riconoscimento reciproci. I condizionamenti di ogni tipo vanno contrastati con un’azione educativa che, a partire dalla famiglia, ponga al centro la persona con la sua dignità>>.

“Particolarmente profondo”, aggiunge il Prefetto, “il concetto espresso dal Pontefice che non è amore quello che esige prigionieri e su questo versante l’esplicarsi delle attività analizzate nel Consiglio territoriale per l’immigrazione, tende proprio a rigenerare mentalità che non di rado confondono l’amore con il possesso”.