HomeEconomia e LavoroRimini, il progetto “Common Ground” contro lo sfruttamento dei lavoratori

Nel riminese l’inchiesta Freejobs ha rilevato la presenza di 400 lavoratori irregolari di cui 40 completamente in nero


Rimini, il progetto “Common Ground” contro lo sfruttamento dei lavoratori


12 Agosto 2024 / Redazione

La Cooperativa CIDAS con la Cooperativa EUCRANTE e l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII rendono nota la prosecuzione e la ripartenza del Progetto COMMON GROUND – Azioni interregionali di contrasto allo sfruttamento lavorativo e di sostegno alle vittime – di cui alla manifestazione di interesse del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, promosso dalla Regione Emilia-Romagna con l’obiettivo di contrastare le distorsioni nel mercato del lavoro.

Nel 2023, lo sfruttamento lavorativo in Italia ha continuato a rappresentare un problema significativo, con numeri allarmanti e una diffusione in diversi settori economici. Il fenomeno del caporalato, una delle forme più evidenti di sfruttamento, ha visto un aumento delle inchieste, con un totale di 458 indagini, principalmente concentrate nel settore agricolo, che ha registrato 220 casi. Inoltre, il caporalato e lo sfruttamento lavorativo non sono limitati al Sud Italia, ma sono in crescita anche nel Centro e nel Nord.

Il rapporto dell’Osservatorio Diritti evidenzia che, nella Provincia di Rimini, lo sfruttamento lavorativo e il fenomeno del caporalato sono problemi rilevanti che hanno attirato l’attenzione delle autorità sia a livello locale che nazionale. Anche dalle recenti indagini sul territorio riminese si evidenzia la presenza di numerosi lavoratori irregolari; l’inchiesta FreeJob, ad esempio, ne ha rilevati oltre 400, di cui 40 completamente in nero.

Nel 2023, le forze dell’ordine e gli ispettori del lavoro hanno condotto diverse operazioni per contrastare questi fenomeni. Secondo i dati raccolti, nella Provincia di Rimini sono state effettuate numerose ispezioni, soprattutto nei settori dell’agricoltura, della logistica e del turismo, che sono tra i più colpiti dal caporalato. A livello nazionale, il 74% delle vittime di caporalato sono cittadini stranieri, ma c’è anche una crescente incidenza tra i lavoratori italiani, con 58 procedimenti aperti riguardanti manodopera italiana.

In Emilia-Romagna, e specificamente a Rimini, il progetto COMMON GROUND è stato implementato per fornire supporto alle vittime e migliorare le competenze dei servizi di segnalazione.

L’Amministrazione Comunale di Rimini, insieme agli altri Comuni capoluogo della Regione, agisce come ente attuatore del Progetto, che si concentra sul contrasto a lavoro nero, sfruttamento lavorativo e caporalato. L’obiettivo è quello di fornire supporto all’integrazione sociale, sanitaria, abitativa e lavorativa dei cittadini di paesi terzi vittime o potenziali vittime di sfruttamento, attraverso interventi trasversali a tutti i settori di impiego.

La Cooperativa CIDAS coordina le iniziative in partenariato con la Cooperativa EUCRANTE e l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Il partenariato mira a garantire un approccio integrato e multidisciplinare nella lotta allo sfruttamento lavorativo, con l’intento di informare e migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle persone coinvolte ai fini di creare un ambiente lavorativo più giusto e inclusivo per tutti, ed è in stretta in collaborazione con la rete ‘Oltre La Strada’ – Progetto che la Regione Emilia-Romagna promuove dal 1996 per la presa in carico della presunta o conclamata vittima di sfruttamento.

Il Progetto COMMON GROUND rappresenta un impegno concreto per promuovere una cultura del lavoro basata sul rispetto dei diritti umani e lavorativi attraverso l’attivazione di una serie di interventi mirati, la promozione dell’inclusione sociale e lavorativa delle vittime; fornendo gli strumenti necessari per una vita dignitosa e autonoma.

Per ulteriori informazioni

Email: commongroundrimini@comune.rimini.it ; commonground.rimini@cidas.coop

Contatti: 388 8078 236 – 340 0607 350