HomeCulturaRimini in cartolina, pubblicata la collezione Mauri della Biblioteca Gambalunga

190 immagini delle 4mila raccolte dal morcianese in "Storie da cartolina. Uno sguardo sulla modernità. Rimini 1895-1960" A cura di Nadia Bizzocchi, Oriana Maroni edito dalla Biblioteca Civica Gambalunga


Rimini in cartolina, pubblicata la collezione Mauri della Biblioteca Gambalunga


5 Febbraio 2023 / Paolo Zaghini

“Storie da cartolina. Uno sguardo sulla modernità. Rimini 1895-1960” A cura di Nadia Bizzocchi, Oriana Maroni – Biblioteca Civica Gambalunga.

La Collezione Fausto Mauri è stata acquistata dalla Biblioteca Gambalunga nel 2021, grazie al progetto “Vedere il tempo. Storie da cartolina. Rimini 1895-1960”, vincitore del bando “Strategia fotografia 2020” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura tanto da aver riconosciuto ventimila euro di finanziamento. La raccolta, costituita da 4.176 cartoline alcune viaggiate e di particolare valore storico per la storia riminese, proviene dalla più ampia collezione, formata in cinquant’anni di ricerche, di proprietà del settantenne collezionista e antiquario morcianese Fausto Mauri.

Le serie che compongono questa sezione sono riferibili alla città di Rimini (vedute, piazze, vie, edifici e monumenti del centro storico), alla zona del mare (con il porto, la spiaggia, i viali, gli alberghi, lo storico Stabilimento Bagni), alle frazioni costiere (Bellariva, Marebello, Rivazzurra, Miramare, Rivabella, San Giuliano Mare, Viserba, Viserbella, Torre Pedrera, Igea Marina) e a tematiche varie (militari, politico-sociali, religiose, commemorative, teatrali, pubblicitarie e commerciali).

Le cartoline sono di piccolo e medio formato (in prevalenza 9×14 cm e 10,5×15 cm), stampate in gran parte con tecniche fotomeccaniche (collotipia, fotoincisione, cromolitografia, stampa tipografica), in quantità minore con tecniche fotografiche (albumina, gelatina a sviluppo). Tra le fotografie è presente un piccolo numero di ritratti e pose provenienti da raccolte di famiglia, prodotte da studi fotografici riminesi.

Sono stati individuati oltre 150 editori romagnoli attivi tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. L’ampiezza dei soggetti rappresentati favorisce, anche grazie ai numerosi soggetti iconografici inediti, la conoscenza delle trasformazioni urbanistiche, economico-sociali del territorio e delle origini e dello sviluppo del turismo balneare locale. La Collezione Fausto Mauri è interamente catalogata e digitalizzata sul portale Scoprirete, la piattaforma per l’accesso digitale al patrimonio librario e multimediale delle biblioteche romagnole.

Si colma così una lacuna della ricca collezione fotografica presente nella Biblioteca Gambalunga (archivi fotografici di Davide Minghini, Venanzio Raggi, Italo Di Fabio, CEIS ed altri). L’Archivio fotografico, creato nel 1974 come sezione speciale della Biblioteca, conta oggi oltre un milione di immagini e costituisce la principale banca iconografica dell’area.

La pubblicazione di questo catalogo della collezione Mauri valorizza l’importanza di questo fondo acquisito al patrimonio pubblico e messo a disposizione della cittadinanza. Scrive nell’introduzione la direttrice della Gambalunga Nadia Bizzocchi: “Si trattava di colmare una precisa lacuna, dato che mancava in Gambalunga una collezione di cartoline coerente ed esaustiva che consentisse di apprezzare i valori tecnici ed il linguaggio visivo specifico di questa peculiare tipologia di opere grafiche. Le cartoline illustrate, entrate potentemente nell’uso collettivo tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento, con la loro somma di immagine e testo costituiscono infatti documenti di particolare valore storico e antropologico, utili a testimoniare non solo le trasformazioni urbanistiche ed economico-sociali di un territorio, ma anche, nel caso di Rimini, l’evoluzione dell’architettura e del paesaggio balneare, l’evoluzione dei costumi e dei riti connessi ai bagni, al tempo libero, ai viaggi e alla villeggiatura”.

Racconta nel suo saggio Oriana Maroni: “La storia dei bagni a Rimini conta già cinquant’anni quando il cartoprofumiere Vittorio Farneti fa stampare nel dicembre 1893 la prima cartolina da qui spedita”. “La cartolina, snobbata dalle classi alte per l’esposizione impudica dei suoi messaggi, diviene il souvenir, la testimone del tempo del ‘loisir’ dei ceti borghesi e delle loro aristocrazie; racconta i loro viaggi alla ricerca delle bellezze del Bel Paese, le villeggiature in montagna e al mare. Mostra e suggerisce, racconta storie, non sfugge alla tentazione di far supporre di dire il ‘vero’. Con essa, intere generazioni di italiani si conoscono e si riconoscono”.

Fra le cartoline della collezione Mauri il Grand Hotel diventa il primo monumento a essere oggetto costante delle cartoline.

Il catalogo pubblica 190 cartoline (alcune bellissime), selezionate fra le oltre 4.000 della collezione Mauri pervenute alla Biblioteca Gambalunga, “luogo che ha il ruolo di conservare ed elaborare le testimonianze dell’operare umano, anche attraverso le infinite connessioni di linguaggi, testi e immagini, assegna a questi cartoncini il carattere di fonti visive e testuali. Sono fragili reperti che possono però permettere di scavare nella personalità della città, esplorare i suoi racconti, la sua scala di valori. E con essa leggere l’identità di un Paese che entra nella modernità del Novecento”.

Paolo Zaghini