HomeCulturaRimini: in libreria “Amarcord”. Il libro di Bagnaresi e Gori a 50 anni dall’uscita del film

Un libro-dizionario racconta la storia e i segreti del capolavoro di Federico Fellini


Rimini: in libreria “Amarcord”. Il libro di Bagnaresi e Gori a 50 anni dall’uscita del film


8 Luglio 2023 / Redazione

Il film di Federico Fellini che vinse il premio Oscar nel 1975 copie 50 anni. Il capolavoro del regista riminese che ha fatto il giro del mondo con la semplicità di una storia di provincia di un borgo nell’Italia degli anni Trenta. Personaggi che sono entrati nell’immaginario collettivo per la loro forza espressiva e per l’impareggiabile allegria. Un racconto semplice che diventa universale attraverso la poesia di luoghi e situazioni senza tempo.

In occasione dei 50 anni dall’uscita nelle sale un libro-dizionario ripercorre attraverso 60 lemmi i personaggi, la storia e i temi cari a Fellini. Lo hanno scritto Davide Bagnaresi e Gianfranco Miro Gori, due riminesi doc che hanno saputo anche svelare “misteri” e origini di alcune parole del film.

Dalla A di Amarcord alla Z di Zeus, passando per Biscein, Fulgor, Gradisca, Nonno e Rex, questo dizionario racconta personaggi, luoghi e situazioni di uno dei film più amati della storia del cinema. Mostrando la provincia della sua infanzia Federico Fellini riesce – diventando universale – a parlare al pubblico di tutto il mondo, vincendo il suo quarto Oscar. Attraverso 60 voci ricche di curiosità, dettagli e retroscena, questo libro si può leggere tutto d’un fiato o utilizzare come un vocabolario in caso di bisogno. Non manca un suggestivo apparato fotografico.

 

 

Perché ho girato Amarcord? Per la stessa ragione per cui ho fatto gli altri. Immagina che sia una operazione di igiene della memoria: Satyricon per liberarmi del liceo e degli antichi romani; Roma per escludere la capitale sfrontata dal bagaglio degli incubi; I Clowns per liberarmi del circo ed ora Amarcord contro l’incubo della Romagna, della sensualità infantile, dei fascisti di allora, dell’educazione goffa di quegli anni”, Federico Fellini.