Rimini, inchiesta “Privè”: chiesto il rinvio a giudizio per 18 indagati
5 Settembre 2023 / Redazione
Era il settembre del 2018 quando 120 agenti della Polizia di Stato di Rimini furono impegnati nelle indagini dell’operazione Privè: il 28 di quel mese il Lady Godiva, noto night club di Rimini fu sequestrato per sfruttamento della prostituzione, spaccio di droga e rapina aggravata. Alle 4 del mattino dopo un appostamento di tre ore, e gli agenti fecero irruzione nell’orario di massima affluenza, trovando molte ragazze, una trentina e i clienti, una cinquantina e quasi tutti di fuori città, sui divanetti della zona ‘vip’. Furono disposte anche 19 misure cautelari.
A cinque anni da quei fatti il prossimo 9 novembre il gup Manuel Bianchi deciderà se accogliere la richiesta di rinvio a giudizio del sostituto procuratore Davide Ercolani a carico di 18 indagati: i reati contesati sono quelli di detenzione e spaccio di droga e di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Per la Procura in sintesi, all’interno del locale le ballerine assunte come figuranti sarebbero state costrette a concedersi ai clienti e i soldi finivano nelle tasche degli organizzatori Nello stesso locale per la Procura giravano soldi e droga.
Cinque anni fa finirono in carcere Vittorio De Leo e Rodolfo Luciani, rispettivamente socio e gestore della società. E ai domiciliari fu posto Filippo Catrani gestore e legale rappresentante.