Rimini: investe 75enne sulle strisce, la porta via e racconta di averla salvata
25 Giugno 2023 / Redazione
Nella tarda mattinata del 6 ottobre 2021 una settantacinquenne riminese chiamava il figlio dal proprio cellulare per chiedere aiuto, comunicando di essere ferita e di essere stata rapita. La comunicazione si interrompeva bruscamente, ma l’intervento dei Carabinieri consentiva di localizzare la chiamata.
La donna era stata raggiunta in via Crispi, ove un uomo, un imprenditore 46enne residente a Rimini, dichiarava di aver incontrato la donna in via Pascoli in stato confusionale e di aver chiamato un suo dipendente, per caricare la stessa e la sua bicicletta a bordo del furgone da lavoro.
La storia, già poco credibile, veniva però sconfessata dalle gravissime lesioni (innumerevoli fratture e lesioni interne) della vittima, restituita in fin di vita al figlio, che chiamava sul posto un’ambulanza 118.
Mentre per la povera donna iniziava un calvario clinico, con un ricovero che sarebbe durato oltre 7 mesi e plurimi interventi chirurgici salvavita, i suoi famigliari, difesi dagli Avvocati Marco e Monica Lunedei, portavano i fatti all’attenzione della Procura della Repubblica di Sede e condividevano degli appelli a mezzo stampa e social network.
Le indagini, condotte attraverso una sinergia tra Inquirenti, Forze dell’Ordine e difensori, portavano all’individuazione di parecchi testimoni, i quali fornivano una ricostruzione dell’evento molto diversa da quella narrata dall’uomo.
In realtà era stata travolta sulla carreggiata di Viale Della Repubblica, mentre attraversava sulle strisce pedonali conducendo a mano la propria bicicletta, nella stessa mattinata del 5. ottobre 2021 proprio dall’autovettura condotta dall’uomo che poi avrebbe sstenuto di averla trovata da tutt’altra parte; l’automobilista era stato riconosciuto senza margine di dubbio o errore da tutti i testimoni oculari. L’autovettura aveva superato a folle velocità le auto ferme al passaggio pedonale e investito la donna quando questa aveva ormai terminato l’attraversamento.
La donna investita era stata caricata sul cofano, infrangendo il parabrezza, e scaraventata sulla carreggiata di via Delle Repubblica a molti metri dal punto d’impatto, dove rimaneva immobile, priva di conoscenza. L’investitore sarabbe sceso dall’auto e trascinato di peso la vittima fino a caricarla sull’auto, per poi darsi alla fuga.
La bicicletta era recuperata successivamente da un uomo in scooter ripreso dalle telecamere della zona e portata anch’essa a casa dell’investitore.
Mediante acquisizione dei filmati di videosorveglianza e intercettazioni telefoniche, gli inquirenti sono riusciti a rintracciare il veicolo incidentato, una Citroen C5 noleggiata sotto falso nome dall’investitore.
La donna, miracolosamente sopravvissuta ed oggi portatrice di un’invalidità permanente pari all’80%, grazie ai propri difensori ha già ottenuto un importante acconto a titolo risarcitorio dall’assicurazione del veicolo. Gli Avvocati Lunedei hanno avanzato per lei e per i suoi famigliari una richiesta risarcitoria che supera il milione di euro.
Il sostituto procuratore Stefano Celli ha chiesto per il 46enne il rinvio a giudizio per lesioni personali stradali gravissime, aggravate dall’avere la patente revocata, dalla fuga e per frode processuale. Per il suo dipendente, un 64enne, c’è l’accusa di favoreggiamento; entrambi sono difesi dall’avvocato Nicola De Curtis).
Gli Avvocati Marco e Monica Lunedei si costituiranno parte civile nell’interesse della vittima e dei suoi congiunti nel processo penale che vede l’udienza preliminare fissata per il 23 novembre prossimo dinnazi al GUP Manuel Bianchi.