Giovedì 25 maggio dell’Anno del Signore 2023, felicemente regnante nella bellissima città di Ariminum il Persiano-Corianese Jamil Sadegholvaad, la gloriosa e mai sazia Confraternita della Tagliatella, si riunirà in seduta plenaria alle ore 8 della tarda, per desinare e non solo, nella Piazzetta dei Teatini, servita e riverita dal grande Oste riccionese Massimo Zangheri, titolare della osteria “Io e Simone”, dove Io è Lui, megalomane, logicamente di sinistra, champagnista.

Gioco in anticipo, come sempre, perché i giorni fuggono e come diceva il Poeta, che non è Ivano Muratori, “del domani non vi è certezza”.

Tutta sta menata per riaffermare (repetita iuvant) che la Confraternita non è solo una banda di attempati e azzimati zuzzurelloni, chierici vaganti, epicurei della Magna Valconca, sofisti della Valmarecchia, ma esigenti ed intransigenti cultori della tradizione rurale, amanti della tavola e del nettare di Bacco targato Rimini, che pretendono servito con la doverosa attenzione, temperatura, calice e conoscenza.

Riuscirà il già citato Massimo Zangheri, transfuga della Perla Verde per motivi idealpolitici, a soddisfare le gole profonde e arse dove eccelle la fame atavica di Claudio Venturini?
Rurali sempre.

Enrico Santini

Stampa