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Federconsumatori: "I maghi della truffa sono sempre all’opera"


Rimini: le nuove frontiere delle truffe al bancomat


8 Ottobre 2024 / Redazione

I maghi della truffa sono sempre all’opera e periodicamente escogitano nuove modalità per riuscire ad accaparrarsi soldi facili.

E’ tornata in auge la truffa al bancomat, soprattutto a danno di chi ha meno abitudine all’utilizzo della tecnologia e degli strumenti automatici.

I dati evidenziano che i momenti migliori per mettere in campo queste nuove strategie sono i weekend, questo perché le banche sono chiuse ed è pertanto impossibile avere assistenza immediata dai cassieri.

Cosa accade: i truffatori convincono la vittima che il bancomat sia guasto e non funzioni correttamente, si offrono di dare un aiuto dicendo che è necessario digitare il PIN una seconda volta per prelevare il denaro. Una volta inserito il PIN, fingono che la carta sia rimasta bloccata all’interno dell’apparecchio e rassicurando la vittima, suggeriscono di recarsi in banca il giorno lavorativo successivo. Quando la vittima si allontana, convinta dalle loro parole, i truffatori recuperano la carta e, memorizzato il PIN, eseguono i prelievi che il tetto massimo consente.

Una diversa modalità di truffa è stata denominata Cash Trapping: la vittima allo sportello, eseguita l’intera operazione, non riesce materialmente a prelevare il denaro contanti perché resta incastrato nel vano di fuoriuscita delle banconote; quindi, abbandona lo sportello convinta che vi sia un difetto di funzionamento del bancomat. Così non è. 

Sono i truffatori che mediante l’inserimento di fermi o altri dispositivi, rendono impossibile la fuoriuscita delle banconote. Quando la vittima poi si allontana, i truffatori rimuovono i fermi, riuscendo a recuperare il denaro.

Basta! Non uso più il bancomat”, questa la prima reazione del consumatore truffato.

È sbagliato. Non dobbiamo demonizzare la tecnologia, ma dobbiamo imparare a “farcela amica”. In questo caso conserviamo il numero di pronto assistenza dello sportello ATM Bancomat che solitamente utilizziamo per i prelievi, così da interessarci immediatamente ed il loco circa il problema riscontrato al momento del prelievo; se abbiamo un sospetto di essere stati vittima di una truffa contattiamo le forze dell’ordine; al momento del prelievo allo sportello, se in ore notturne o comunque di chiusura della banca, rechiamoci in compagnia; se notiamo movimenti insoliti o presenze non abituali presso lo sportello, evitiamo di eseguire il prelievo, magari cambiando sportello.

Come sempre la nostra attenzione e la nostra scaltrezza possono fare la differenza. Realizzato da Enrica Tosi – consulente legale Federconsumatori Rimini – Progetto approvato e finanziato nell’ambito del piano di zona per la salute e il benessere sociale, distretto Rimini.