HomeAttualitàRimini: Polfer nelle scuole con il progetto “Train to be Cool”

Al Liceo Serpieri per parlare di sicurezza nelle stazioni


Rimini: Polfer nelle scuole con il progetto “Train to be Cool”


27 Aprile 2024 / Redazione

Si sono conclusi gli incontri tra il personale della Sezione Polfer di Rimini e gli studenti riminesi del “Liceo Statale Alessandro SERPIERI” con il progetto “Train… to be Cool”, proposto a livello nazionale dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, in collaborazione con il MIUR e “La Sapienza” Università di Roma.

Il progetto, che fa riferimento alla doppia accezione di “Train”, ovvero di treno ma anche di formazione e “cool”, cioè “alla moda” secondo il linguaggio giovanile, è stato illustrato in varie giornate a 12 classi per un totale di più di 300 alunni.

Nei giorni scorsi, gli operatori Polfer, opportunamente formati, hanno approcciato i ragazzi creando con loro sin dall’inizio una grande sintonia e coinvolgimento. Sono riusciti a suscitare il loro interesse catturandone l’attenzione con slide e filmati, relativi alla sicurezza in generale ed in particolare nella stazione ferroviaria, analizzando le condotte che mettono più a rischio l’incolumità personale. Sono stati raccontati fatti di cronaca accaduti in alcune città italiane che hanno avuto come protagonisti i giovani, rimasti vittime di incidenti ferroviari derivati dall’inosservanza di semplici, ma spesso disattese, norme comportamentali. È stato affrontato il pericolosissimo fenomeno dei “selfie” con il treno in arrivo, spesso esibiti da video reperibili in rete che mostrano performance che sono palesemente false e che possono ingenerare pericolosi fenomeni di emulazione.

Grazie all’impegno del referente per la legalità Prof. Gianfranco BONVICINI e alla sensibilità della dirigente scolastica Prof.ssa Francesca TORNATORE, alle insegnanti che hanno partecipato al progetto e grazie soprattutto all’entusiasmo degli studenti si è potuto sviluppare il concetto di sicurezza e fiducia nelle istituzioni, lavorando insieme su un format condiviso dal Servizio di Polizia Ferroviaria.

Al termine di ogni incontro i ragazzi presenti hanno compilato elettronicamente, tramite la scansione di un “QR code” dedicato, dei questionari anonimi di gradimento sui temi trattati “pre e post incontro”.