Due inquietanti lettere anonime sono arrivate ai quotidiani riminesi con pesanti minacce ai titolari del Frontemare, la discoteca di Miramare dove si è consumato l’omicidio di Giuseppe Tucci; al buttafuori albanese Klajdi Mjeshtri, reo confesso dell’assassinio del vigile del fuoco 34enne; e al suo avvocato Massimiliano Orrù. Il Vigile del fuoco Tucci sarebbe stato colpito dal buttafuori all’esterno delle discoteca con pugni indirizzati anche al volto.
Il 34enne era stato ricoverato in ospedale e dopo poche ore era finito in coma giudicato irreversibile. In poco tempo i medici hanno accertato la morte cerebrale del ragazzo e nel pomeriggio del 12 giugno il decesso. Nella lettera, anonima, si fanno puntuali minacce a tre destinatari. Si promette vendetta per la morte di “un nostro fratello foggiano“, la proprietà del locale è accusata di aver “avuto il coraggio di tenere ugualmente aperto il locale la sera di domenica 11 giugno, quando a Giuseppe era già stata diagnosticata, e comunicata a tutti attraverso la stampa, la morte cerebrale, come se nulla fosse successo” il tutto “pur conoscendo appieno le loro responsabilità“. Per gli autori della lettera anonima, inoltre, dalla discoteca quando è arrivata la notifica del Questore che ha imposto la chiusura per 10 giorni “hanno avuto il coraggio di oscurare con una fioriera il provvedimento affisso sulla vetrata del loro locale come se nulla fosse successo“. Sempre nei confronti della proprietà arrivano minacce dirette: “tra non molto scopriranno cosa vuol dire ammazzare un nostro fratello foggiano, come se nulla fosse successo. Sappiamo benissimo chi sono, quanti sono, dove abitano, da dove vengono. Giuseppe sarà vendicato. Abbiamo in serbo una bella sorpresa“.
Anche per il buttafuori indagato, al quale i mandanti «foggiani»intimano: «Che non chieda arresti domiciliari o quant’altro, tanto è già un uomo morto che cammina. Ogni anno di galera in più per lui è un anno di vita guadagnato». La lettera, recapitata agli organi di stampa, è stata quindi consegnata alla Squadra mobile di Rimini – già impegnata nell’indagine sull’omicidio Tucci coordinata dal pm Davide Ercolani – e quindi trasmessa alla Procura per un nuovo fascicolo dell’inchiesta.