Home___primopianoRimini, maestra d’asilo condannata per maltrattamenti sui piccoli alunni

Anche il Comune di Rimini dovrà risarcire 15 famiglie, nonostante avesse trasferito la donna poi riammessa a scuola su richiesta di un gruppo di genitori


Rimini, maestra d’asilo condannata per maltrattamenti sui piccoli alunni


4 Ottobre 2023 / Redazione

E’ stata condannata in primo grado l’ex maestra in pensione Loredana Pacassoni, 67 anni, accusata di maltrattamenti aggravati ai danni di alcuni piccoli alunni dell’asilo ’Il Delfino’ di Bellariva. La giudice Elisa Giallombardo ha fissato la una pena a due anni, otto mesi e dieci giorni. E’ stata anche condannata al risarcimento, in solido con il Comune di Rimini per reponsabilità oggettiva, di tutte le parti civili costituite: è stata stabilita una provvisionale di 2.500 euro per ciascun bambino (15 famiglie), oltre alle spese di costituzione per ciascuna parte civile: in tutto oltre 90mila euro. Il PM Davide Ercolani aveva chiesto la condanna a 4 anni e tre mesi.

Le parti civili, ovvero i genitori di alcuni dei bambine che all’epoca dei fatti frequentavano l’asilo nido ’Il Delfino’, erano assistiti dagli avvocati Cristiano Basile, Carlotta Venturi, Andrea Muratori, Giuliano Bonizzato e altri ancora). A difendere l’ex insegnante, che si è sempre proclamata innocente, erano gli avvocati Moreno Maresi e Mattia Lancini. A processo, come responsabile civile anche il Comune di Rimini, rappresentato dall’avvocato Maurizio Ghinelli.

La Pacassoni il 22 aprile 2016 era stata destinataria di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per maltrattamenti, al termine di un’inchiesta partita dalla segnalazione di una delle colleghe della Pacassoni, che aveva denunciato dei metodi a suo giudizio parecchio discutibili, con bambini di 3-4 anni.

Nella scuola i Carabinieri avevano installato delle telecamere nell’aula e nei bagni della scuola. Secondo l’accusa, la maestra aveva tenuto i piccoli “in un continuo stato di soggezione e di paura, a causa del suo atteggiamento violento e vessatorio”. Non percosse, ma atteggiamenti valutati come inappropriati verso bambini così piccoli. Dagli strattonament alle grida e minacce. La Pacassoni si era difesa in lacrime, sempre sostenendo di non avere mai fatto del male ai bambini, avendo a cuore solo il benessere e l’educazione degli alunni. I suoi difensori avevano spiegato che l’insegnante era rimasta “devastata” dalle accuse. La stessa difesa ha sempre sostenuto che si potesse parlare al massimo di abuso di mezzi di correzione, non certo di maltrattamenti. Ed aveva sottolineato come anche dai filmati emergesse la figura di una donna certo all’antica, severa ed esigente, ma anche affettuosa e premurosa verso i piccoli alunni.

Il Comune di Rimini a un certo punto aveva trasferito la Pacassoni in biblioteca, sollevandola dall’insegnamento. Ma un gruppo di genitori aveva protestati e raccolto firme perchè la maestra tornasse a scuola, come poi avvenne.