HomeEconomia e LavoroRimini: “Mai più sfruttamento”. Sabato assemblea pubblica per la difesa del Reddito di Cittadinanza

I promotori: "Eliminare l’unica forma di sostegno al reddito che l’Italia, ultima in Europa, aveva tardivamente introdotto nel 2019, significa provocare un ulteriore allargamento della povertà"


Rimini: “Mai più sfruttamento”. Sabato assemblea pubblica per la difesa del Reddito di Cittadinanza


26 Gennaio 2023 / Redazione

La riduzione a soli sette mesi del Reddito di Cittadinanza (RdC) in vista della sua preannunciata cancellazione – scrivono i promotori “Campagna Uniti per il reddito!” – almeno per tutte le persone considerate in grado di lavorare, è una misura destinata a produrre una forte pressione verso il basso delle retribuzioni e dell’insieme delle tutele del lavoro. In un paese dove si calcolano almeno 3 milioni di lavoratori poveri (12%), cioè con un reddito annuo sotto gli 11.550 euro, e con più di 2 milioni di disoccupati, eliminare l’unica forma di sostegno al reddito che l’Italia, ultima in Europa, aveva tardivamente introdotto nel 2019, significa provocare un ulteriore allargamento della povertà.

L’odiosa campagna di stampa – prosegue la nota – contro i percettori di RdC, descritti come parassiti adagiati sul divano, ha lo scopo di obbligare milioni di persone ad accettare lavori precari e malpagati e ad allargare la parte di popolazione ricattabile, per abbassare ulteriormente la soglia dei diritti e delle tutele, a cominciare da quelle sulla sicurezza.

Il forte aumento dei prezzi, registratosi con lo scoppio della guerra in Ucraina e favorito dalla speculazione, sta allargando i divari tra una piccola minoranza, sempre più ricca ed arrogante, e milioni di persone che vivono di salario o di pensione. L’INPS ha reso noto che sono più di 4 milioni i pensionati che percepiscono una pensione fino a 1000 euro (e 2 milioni quelli che si fermano a poco più di 500): dati che ampliano ulteriormente la platea delle persone afflitte da gravi difficoltà economiche. 

Vogliamo difendere l’unica misura esistente di sostegno al reddito, non solo perché è uno strumento di contrasto alla povertà ma anche all’abbassamento dei salari! 

Sul nostro territorio sono presenti 3000 nuclei percettori di reddito di cittadinanza, e la vocazione turistica di Rimini, con la cronicizzazione dei bassi salari e dello sfruttamento, spingerà tanti e tante verso una maggiore ricattabilità, e ad accettare condizioni di lavoro peggiorative. 

Crediamo che l’abolizione del RDC impatti direttamente su chi lavora e sia volta a spingere tanti e tante verso il tritacarne di un mercato del lavoro deregolato e sempre più povero. 

Per costruire un percorso di lotta – conclude la nota di promotori “Campagna Uniti per il reddito!” – e organizzarsi, inviamo le realtà politiche e sociali del territorio, la cittadinanza, i lavoratori e le lavoratrici, all’assemblea cittadina di Sabato 28 Gennaio, alle ore 18, in Via Nigra 26, per organizzarsi in vista della manifestazione nazionale del 4 Febbraio”.