Sono due i rappresentanti di EducAid rientrati dalla missione “Carovana Solidale” promossa da AOI (l’Associazione che riunisce le organizzazioni operanti nella cooperazione internazionale), in collaborazione con Arci e Assopace Palestina, che per la prima volta ha portato una delegazione di 50 persone tra parlamentari, operatori umanitari e giornalisti italiani sul valico di Rafah.
Per raccontare la loro testimonianza, documentata anche attraverso video girati sul campo, è stato organizzato un incontro pubblico che avrà luogo domani alle ore 21 presso la Cineteca comunale.
Interverranno Yousef Hamdouna, responsabile d’Area per la Striscia di Gaza di EducAid; il socio volontario Andrea Maestri, avvocato ravennate, già parlamentare, esperto di diritto dell’immigrazione e attivista per i diritti umani e il direttore Riccardo Sirri che modererà la serata. In collegamento streaming si unirà Walter Massa, Presidente nazionale Arci, presente anch’esso alla missione. Previsto un saluto di Francesca Mattei, Assessora alle Politiche per la Pace e Cooperazione Internazionale del Comune di Rimini, che patrocina l’evento.
I delegati della ong EducAid, che gestisce da oltre 20 anni importanti interventi di cooperazione internazionale in Palestina e continua ad essere operativa nella Striscia di Gaza grazie al suo team di collaboratori palestinesi, hanno avuto l’opportunità di constatare con i propri occhi le migliaia di convogli con aiuti umanitari bloccati al confine, così come la distesa di derrate alimentari e attrezzature di ogni tipo (ausili per disabili, incubatrici per bambini, bombole d’ossigeno, wc chimici, ecc.) sequestrate dall’esercito israeliano mentre a poche centinaia di metri si sta consumando una catastrofe umanitaria senza precedenti.
Hanno inoltre incontrato i rappresentanti delle organizzazioni umanitarie internazionali presenti, tra cui Richard Brennan, direttore per l’emergenza regionale della World Health Organization che ha dichiarato: “Non abbiamo più aggettivi per descrivere quello che sta accadendo dentro Gaza, non sappiamo più come definirlo, siamo al di là della catastrofe. Il 65% delle vittime delle operazioni militari sono minori, esattamente il contrario di quello che accade in tutti gli altri conflitti dove i minori rimangono una percentuale molto bassa”.
EducAid insieme a tutte le organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale rilancia l’appello per un immediato cessate il fuoco, unico mezzo per la tutelare l’incolumità della popolazione civile.