Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Rimini, Manuel Bianchi, ha emesso una misura cautelare nei confronti di una donna di 49 anni residente a Rimini. La donna è accusata di aver perseguitato la nuova compagna del suo ex marito dal 2020 ad oggi. La misura cautelare prevede che la donna mantenga una distanza di almeno 500 metri dalla persona offesa, evitare ogni forma di contatto e stare lontano dai luoghi frequentati abitualmente dalla vittima.

Le accuse si basano sulle dichiarazioni della vittima, un referto medico che attesta un trauma contusivo allo zigomo con una prognosi di 10 giorni, e sui messaggi minatori consegnati alla polizia. La 49enne avrebbe manifestato rancore e gelosia, conducendo una serie di comportamenti persecutori che hanno portato la vittima a lasciare il proprio lavoro.

Tra i comportamenti contestati ci sono minacce sui social, telefonate di insulti e messaggi vocali intimidatori. In particolare, la donna si sarebbe presentata nel luogo di lavoro della nuova compagnia dell’ex marito insultandola. In un episodio successivo, avrebbe atteso la vittima insieme all’ex marito e al figlio dell’indagata, colpendola con pugni e lanciandole un bicchiere di vetro. La donna avrebbe anche minacciato la vittima nel pronto soccorso a Rimini dove si era recata per curare la ferita riportata urlandole “ti ammazzo!”. E si sarebbe comportata in modo violento durante il compleanno del figlio, lanciandole addirittura una torta in faccia.

Il giudice ha motivato la decisione sottolineando che l’indagata sembra essere “restia a fare ricorso ai propri freni inibitori”, rendendo necessario il contrasto di avvicinamento alla persona offesa per garantire la sua sicurezza.

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