Home___primopianoRimini: molestie sessuali a collega, assolto dipendente comunale della Valconca

Durante un litigio l'uomo si era calato i pantaloni mostrando il deretano alla donna, per il giudice il fatto non costituisce reato


Rimini: molestie sessuali a collega, assolto dipendente comunale della Valconca


11 Maggio 2023 / Redazione

Una dipendente del Comune della Valconca molestata da un collega che si sarebbe spogliato in sua presenza offendendola. La denuncia era partita da una lettera della stessa donna che aveva denunciato quanto accaduto. Scriveva “Sara” (nome di fantasia) “sono stata vittima di molestie sessuali da parte di un collega sul posto di lavoro che per me rappresentava il luogo più sicuro dopo la mia abitazione, luogo nel quale svolgo quotidianamente la “mission” di difesa del territorio e dei cittadini, proprio lì mi sono sentita indifesa, umiliata e mortificata, mentre incredula non riuscivo a realizzare ciò che stava facendo il mio collega nei miei confronti”.Anche quando la molestia sessuale non lascia segni sul corpo, le conseguenze sono coassoltome uno stupro psicologico nell’anima che genera vere e proprie patologie che si manifestano in tutto il suo buio, la depressione e stai male, resti a letto guardando nel vuoto per giorni…”.

La vicenda aveva provocato la reazione anche di Adriana Ventura, consigliera di parità della Provincia di Rimini, che aveva fatto ricorso al giudice del lavoro contro il Comune. Il giudice ha condannato il Comune al risarcimento della somma di 15 mila euro  alla lavoratrice vittima di molestie sessuali e imposto anche il reintegro della dipendente, che nel frattempo aveva chiesto la mobilità verso un altro Comune. I fatti risalgono all’ottobre 2020.

Oggi il tribunale di Rimini si è occupato della vicenda dal punto di vista penale. Il dipendente comunale incriminato, difeso dall’avvocato Luca Greco di Rimini, è stato assolto perché il fatto non costituisce reato.

Il processo si è articolato su tre udienze. L’imputato era accusato di disturbo e molestie alla persona. Durante un diverbio con un’altra dipendente era volate offese tra i due. Ad un certo punto l’uomo si era calato i pantaloni mostrando il deretano. Da qui la denuncia l’imputazione e il processo.

Anche la Procura aveva chiesto di derubricare il reato ad ingiurie. Il tribunale ha deciso per l’assoluzione. Respinta anche la richiesta di risarcimento avanzata dalla donna. Una volta lette le motivazioni, non si escludono altre iniziative legali da parte dell’uomo assolto.