HomeEconomia e LavoroRimini: nel 2022 triplicate le immatricolazioni di autobus

Per gli autocarri si registra una flessione del 23,3%


Rimini: nel 2022 triplicate le immatricolazioni di autobus


18 Luglio 2023 / Redazione

Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Emilia-Romagna nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro[1].

 

In Provincia di Rimini boom di immatricolazioni di autobus (+293,8%), 63 mezzi rispetto ai 16 del 2021

 

Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia nel 2022 hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi.

L’Emilia-Romagna segue il trend in discesa del Paese e immatricola ben 305 targhe in meno rispetto al 2021, registrando così il -14,7%.

 

Anche la Provincia di Rimini segna una flessione ma più forte segnando un -23,3% con 69 nuovi mezzi

Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021.

Uno scenario contrastante, seppur a livelli minimi, si presenta in Emilia-Romagna: la regione segna una crescita dello 0,6%, immatricolando 310 mezzi (solo 2 targhe in più rispetto al 2021).   

 

Rimini e Provincia non seguono la lenta crescita fatta registrare dalla Regione ma anzi segnano un boom di immatricolazioni: +293,8%, con 63 mezzi nuovi rispetto ai 16 del 2021.

 

Nel 2022 a Rimini non si registrano autobus elettrici e ibridi

Per quanto concerne l’alimentazione, nel 2022 la situazione nazionale del parco circolante per il settore trasporto merci rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido, che segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).

In Emilia-Romagna l’elettrico tocca lo 0,3% e l’ibrido sale fino allo 0,8%. Il gasolio rimane preponderante e copre l’89,1% del parco; il metano è al 4,6% e la benzina poco sopra il 3%.

 

In linea con le percentuali regionali, Rimini e Provincia hanno l’0,1% di autocarri elettrici e lo 0,8% di ibridi. I mezzi a gasolio invece si attestano all’88,3%, del totale del parco circolante.

 

Anche il panorama relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%).

In Emilia-Romagna le alimentazioni ibride ed elettriche segnano rispettivamente lo 0,4% e lo 0,6%. Il gasolio raggiunge l’81,2% e il metano sfiora il 16%. Il ricorso alla benzina è pressoché nullo.

 

A Rimini e Provincia non si registrano autobus elettrici e ibridi. Il ricorso al metano si attesta al 9%, mentre il gasolio rimane il più utilizzato con l’89,8%, superiore di oltre 8 punti percentuali al dato regionale.

 

Autobus, A Rimini gli Euro 0, la classe più inquinante, sono il 13,2%, il secondo dato più alto della Regione battuto solo dalla maglia nera Piacenza (13,3%)

 

Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%.

La situazione è migliore in Emilia-Romagna, dove gli Euro 0 calano e registrano il 10,6% (nel 2021 la quota era dell’11,1%) e, in generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 raggiungono una percentuale del 26,2%. Le classi meno inquinanti, Euro 5 e 6, si arrampicano quasi al 42%.

 

Rimini e Provincia seguono il trend Regionale registrando il 10,8% di Euro 0. Con il 26% l’’Euro 6 invece ha la quota più rappresentativa sul territorio, lo seguono le classi Euro 3 e Euro 4, che superano entrambe il 17%.

 

In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi la metà del parco, raggiungendo il 48%. Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco.

Nettamente migliore la situazione in Emilia-Romagna, dove gli Euro 0 sono ormai soltanto il 5,6% del parco circolante, mentre gli Euro 5 ed Euro 6 aumentano e arrivano addirittura al 58,3% (nel 2021 si attestavano al 53,2%).

 

In Provincia di Rimini gli Euro 0, la classe più inquinante, rappresentano il 13,2%, il secondo dato più alto della Regione battuto solo dalla maglia nera Piacenza (13,3%). Per quando riguarda le classi più giovani e meno inquinanti (Euro 5 e Euro 6) rappresentano il 51,7%, un dato al di sotto della media Regionale.

 

Rimini, gli autobus più recenti, quelli che hanno al massimo 5 anni, sono quasi il 26,2%

Nell’analisi per fasce di anzianità, nel 2022 il parco circolante di autocarri per il trasporto merci in Italia risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante).

In Emilia-Romagna la fascia d’età più diffusa si alza rispetto al 2021 e si allinea all’andamento nazionale con il 18,7% di mezzi tra i 20 e i 30 anni. Le percentuali si abbassano considerando le categorie più giovani: il 37,8% dei mezzi ha massimo 10 anni e poco più del 4% ha al massimo 1 anno. I mezzi oltre i 30 anni sono l’11,8%.

 

A Rimini e Provincia i mezzi giovanissimi (fino a 1 anno) sono il 3,6%, dato sotto la media regionale del 4,1%. Gli autocarri, più datati, quelli sopra i 30 anni, rappresentano invece l’11,5%. La percentuale più alta (20%) è quella degli autocarri tra i 20 e i 30 anni.

 

La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022 raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%). La situazione migliora in Emilia-Romagna, dove la fascia di oltre 20 anni scende al 19,2% e quella di massimo 5 anni sfiora il 26%. La fascia più rappresentata è quella tra i 15 e i 20 anni (20,7%).

 

Nella Provincia di Rimini la fascia più rappresentata è quella tra i 20 e i 30 anni, con una quota (20,5%) superiore alla media regionale (14%). Gli autobus più recenti, quelli che hanno al massimo 5 anni sono quasi il 26,2% di cui 12,5% ha tra i 2 ai 5 anni e il 12,3% ha meno di un anno.

 

Gruppo Continental

Continental sviluppa tecnologie intelligenti, connesse e sostenibili per il trasporto di beni e di persone. Fondato nel 1871 il produttore internazionale di pneumatici, fornitore automotive e partner industriale, offre soluzioni sicure, confortevoli, personalizzate e convenienti. Nel 2022, il Gruppo ha generato un volume di affari pari a 39,4 miliardi di euro impiegando più di 200.000 dipendenti in 57 paesi in tutto il mondo. L’8 ottobre 2021 Continental ha celebrato il 150° anniversario.

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La divisione Pneumatici conta 24 siti di produzione e sviluppo in tutto il mondo. Tra i principali produttori di pneumatici con più di 57.000 dipendenti, la divisione ha registrato un fatturato di 14 miliardi di euro nel 2022. Continental si colloca tra i leader delle tecnologie di produzione di pneumatici con un’ampia gamma di prodotti per autovetture, veicoli commerciali e due ruote. Grazie ai continui investimenti in ricerca e sviluppo, Continental garantisce un importante contributo alla mobilità sicura, economica ed ecologicamente efficiente. Il portafoglio della divisione Pneumatici include servizi per il commercio di pneumatici e per le applicazioni per flotte, nonché sistemi di gestione digitale di pneumatici per veicoli commerciali.

[1] Fonte: Elaborazione Econometrica su dati ACI