Rimini, nella corte Gambalunga le “voci allo specchio” di Vezzali e Vicinelli
1 Agosto 2023 / Enea Conti
Torna la poesia nella corte di palazzo Gambalunga, con la voce di Maria Luisa Vezzali ed i versi di Patrizia Vicinelli, per il terzo appuntamento di “Voci allo specchio”, la rassegna di poesia promossa dalla Biblioteca Civica Gambalunga di Rimini, curata da Sabrina Foschini. L’appuntamento è per giovedì 4 agosto alle ore 21
Poetessa, performer, artista, film-maker sperimentale bolognese, figura sensibile e irrequieta: Patrizia Vicinelli, perfetta incarnazione di vita e opera, è stata un’artista capace di spaziare dalla poesia sperimentale e visiva al teatro e alla performance, pagando ogni scelta sulla propria pelle. “Prima scendo in vita per poi scrivere” diceva e in lei vita e opera hanno sempre coinciso. La sua esistenza aggrovigliata è stata nutrimento per una poesia che della vita è stata specchio e manifestazione e che spesso ha travalicato la pagina. Nota per le sue performance vocali di rara potenza, la sua opera poetica, grafica o sonora, ha sempre comunque una forza corporea e una qualità scenica oltre l’ordinario. La poesia è stata per lei un urlo che mescola struggente dolcezza e scatenata furia, muta continuamente ritmo ma sempre corre a perdifiato verso un destino che è personalissimo ma anche collettivo. È per questo che a poco più di trent’anni dalla sua scomparsa le vibrazioni della sua voce giungono ancora potenti e attuali nonostante le difficoltà editoriali e i pochi e stringati testi pubblicati durante la sua breve vita. Sulla scena Maria Luisa Vezzali, darà voce a questa donna anticonvenzionale, estrema nei sentimenti e nelle azioni, che l’hanno portata a vivere la sua parabola esistenziale come una trama romanzesca: una vita vissuta senza risparmio, segnata da una reclusione in carcere, dalle dipendenze e dalla malattia. Una outsider in piena regola, senza timore di pagarne il prezzo. Alla sua poesia potente, sfrontata e tormentata, la performance di Vezzali vuole restituire vitalità e passione.
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Patrizia Vicinelli (1943-1991) nacque a Bologna ed entrò, giovanissima, a far parte del Gruppo 63, dimostrandosi figura carismatica, attiva, aperta alla sperimentazione. Eseguiva performance di poesia orale e scriveva per “Alfabeta”, “Marcatré”, “Ex”, “Quindici”. Collaborava e si confrontava con neoavanguardisti come Emilio Villa, Adriano Spatola, Alberto Grifi, Franco Beltrametti. Pubblicò la sua prima opera, E capita nel 1962, a diciannove anni, sulla rivista “Bab Ilu”, fondata nello stesso anno da Adriano Spatola. Incontrò il cinema attraverso Tonino de Bernardi, Mario Gianni, Alberto Grifi e Claudio Caligari. La poetica di Patrizia Vicinelli spazia attraverso influenze ed espressioni poetico-visive con prodotti artistici esposti in tutto il mondo: Milano, New York, Tokyo, San Francisco, Venezia, e i suoi artefatti fonetico-sonori sono disponibili sotto forma di registrazioni. Le sue opere: à,a.A (Lerici 1967), Apotheosys of schizoid woman (Tau 1979), Non sempre ricordano (Ælia Lælia 1986).
Maria Luisa Vezzali (Bologna 1964), docente di Materie letterarie nella scuola superiore, è traduttrice di Adrienne Rich e Lorand Gaspar. Per Raffaelli (2011) ha curato un’edizione dell’Anabasi di Saint-John Perse. Altre autrici tradotte su rivista: Michelle Cliff, Carole Darricarrère, Imtiaz Dharker, Marlene Dumas, Shira Erlichman, Elaine Feinstein, Denice Frohman, Vénus Khoury-Ghata, Jade Lascelles. In poesia ha pubblicato L’altra eternità (Edizioni del Laboratorio 1987), Eleusi marina (in “Terzo quaderno italiano” a cura di Franco Buffoni, Guerini e Associati 1992), dieci nell’uno (Eidos 2004, disegni e sculture di Mirta Carroli), lineamadre (Donzelli 2007, premio Anterem/Montano), Forme implicite (Allemandi 2011, gioielli e disegni di Mirta Carroli), Tutto questo (Puntoacapo editrice 2018, premio don Luigi Di Liegro 2020). Suoi testi sono tradotti in inglese, spagnolo, francese, tedesco, svedese e arabo. È comparsa in numerose riviste e antologie. Fa parte dell’Associazione Orlando e del collettivo di traduttrici WiT (Women in Translation), che ha prodotto Audre Lorde, D’Amore e di lotta (Le Lettere, ottobre 2018).
Ingresso gratuito, senza prenotazione.
Info: Biblioteca Gambalunga | tel. 0541.704486 | e-mail: gambalunghiana@comune.rimini.it
ULTIMO APPUNTAMENTO
giovedì 10 agosto Corte della Biblioteca ore 21
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