Oggi, lunedì 22, Festa di Santa Rita da Cascia, alla Chiesa di piazza Gramsci, a Rimini.
Saranno celebrate durante l’anno, dai sacerdoti della Casa del Clero, Messe, con la possibilità di prenotarle.
La Chiesa rimarrà aperta fino alle 19.30, con confessioni e benedizione delle rose – che dovranno essere procurate dai fedeli – e delle auto, subito prima e subito dopo ogni Messa.
Un po’ di storia
1370-1447: è un periodo difficile per la Chiesa e per la società, per le divisioni, la confusione, i disordini.
Rita ha vissuto in modo cristianamente esemplare, modello in modo particolare per le donne: come figlia, sposa, madre, vedova e religiosa.
Due segni caratteristici della iconografia di Santa Rita
1. La spina che, come un raggio di luce, si stacca dalla corona di spine del Crocifisso e le crea una ferita in fronte (dopo la predicazione del Venerdì Santo 1432 di Fra’ Giacomo della Manca, ascoltata da Lei intensamente);
2. Le rose. Nel 1443 Rita si ammala gravemente. Ad una parente che le fa visita, chiede una rosa e due fichi. Pur essendo in pieno inverno, la parente sorprendentemente trova la rosa e i fichi nell’orto di Rita a Roccaporena.
“Potremmo unire e leggere in modo spirituale i due segni: – spiega don Luigi Ricci – nel Crocifisso contempliamo l’amore di Gesù per noi. Siamo poi mandati a donare il ‘profumo della carità’ ai fratelli nelle situazioni della vita quotidiana”.
Info:
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Libri sulla vita, la spiritualità e la devozione di Santa Rita.