HomePoliticaRimini, Petrucci (PD): “Tagli delle risorse ai Comuni? Pericolosi e poco lungimiranti!”

Interrogazione del capogruppo Pd in consiglio comunale: “Rimini è un comune virtuoso ma dovrà fare a meno di 3 milioni di euro”


Rimini, Petrucci (PD): “Tagli delle risorse ai Comuni? Pericolosi e poco lungimiranti!”


24 Maggio 2024 / Redazione

Il capogruppo in consiglio del Pd Matteo Petrucci, nell’ultima seduta del consiglio comunale di Rimini, andata in scena nella serata di ieri, ha proposto un’interrogazione riguardo al taglio delle risorse ai comuni da parte del governo.

“Ho ritenuto opportuno interrogare la Giunta in merito alle sempre più preoccupanti notizie registrate dalle cronache locali di tutto il Paese, circa gli impatti che i tagli finanziari e d’investimenti operati dal Governo in carica hanno sui Comuni italiani – esordisce Petrucci -.Infatti alla fine del 2023 con la legge di bilancio approvata dal Governo, per la prima volta dopo sette anni i Comuni sono tornati a fare i conti con tagli alle risorse a loro destinate. Nella proposta inziale, poi migliorata, si prevedevano tagli per 300 milioni di euro sui Comuni e 100 milioni su Province e Città metropolitane, tra il 2024 e il 2025. Misure che rischiano di mettere in crisi gli equilibri di bilancio, soprattutto degli Enti più deboli a livello finanziario e di impoverire i servizi locali.

Ritengo che siano tagli pericolosi non solo per quanto riguarda la tenuta dei servizi da offrire alla cittadinanza, ma rappresentino inoltre un segnale di scarsa lungimiranza – sottolinea il capogruppo del Pd -. Basti considerare che ormai da anni le Amministrazioni comunali sono il primo comparto per investimenti nel Paese, spendendo ben il 25% delle risorse per opere pubbliche. L’efficienza dei Comuni è dimostrata dalla loro capacità di spesa, che dagli 8,5 miliardi del 2017 è salita ai 15 miliardi del 2023, senza contare le 147 mila gare bandite coi fondi PNRR.

 Penso che ormai la posizione del Governo nei confronti degli Enti locali non rappresenti più un semplice campanello di allarme, dato che gli allarmi sono già tutti scattati, ma sia un metodo di lavoro chiaro che evidentemente non li ritiene una priorità, una realtà da sostenere e salvaguardare.

L’atteggiamento con cui il Governo sta affrontando il tema del riordino del demanio marittimo va ben oltre il poco interesse nei confronti delle Amministrazioni comunali e degli operatori del settore. Siamo di fronte a manovre imprudenti e rischiose per la tenuta economica, finanziaria e sociale del Paese, attenzionate anche da Bankitalia, Corte dei Conti e dall’Ufficio parlamentare di bilancio.

Per il Comune di Rimini le somme che verranno a meno fanno riferimento a tre voci: fondo Covid (1 milione e 400mila euro), taglio ai trasferimenti (1 milione e 600mila) e riduzione del federalismo demaniale (219mila euro). Una cifra quindi superiore ai 3 milioni di euro sulla quale il Comune di Rimini non potrà più contare.  Ad ogni modo l’amministrazione, grazie alla solidità del bilancio comunale costruita faticosamente nel corso degli ultimi quindici anni, riuscirà a far fronte a tale situazione.

Il tutto considerando un ulteriore aspetto: ormai da tempo viene seguita una linea politica di invarianza tributaria che non produce un maggiore introito per le casse comunali, con l’obiettivo di proteggere le economie delle famiglie riminesi. Resta comunque altissima la preoccupazione per i Comuni più piccoli, anche appartenenti alla nostra Provincia. Purtroppo la scure del Governo ha deciso di abbattersi con estrema decisione, in maniera ingenerosa, sugli Enti locali – conclude Petrucci -.E ci sono sufficienti elementi per pensare che questo sia un andazzo dalle conseguenze drammatiche, al quale ci si dovrà tristemente adeguare ed abituare”.