Home___primopianoRimini piange Giovanni Argilli, il re del motocross

Aveva 87 anni, le sue officine e scuderie sono state punti di riferimento per tutti gli appassionati del "mutòr"


Rimini piange Giovanni Argilli, il re del motocross


5 Luglio 2024 / Redazione

Mercoledì sera, Giovanni Argilli è venuto a mancare all’affetto della sua Rimini, lasciando un vuoto profondo nella sua famiglia e tra gli appassionati di motociclismo. Nato nel 1937, era noto per la sua attività imprenditoriale legata alla distribuzione di mezzi a due ruote, prima con Ktm poi con Honda.

Negli anni ’60, Argilli gestiva un parcheggio di biciclette e un noleggio di tandem in via Sigismondo. Poi, insieme al fratello minore Arnaldo, erano passati alle moto e al motocross, che praticavano di persona anche a livello agonistico. Aveva aperto una officina della Ktm in via del Titano, la prima a Rimini del prestigioso marchio austriaco. Fino a metà degli anni ‘80 Giovanni aveva gestito anche un proprio team di motocross ed enduro di cui hanno fatto parte tanti piloti locali.

Nel 1984 il concessionario si era trasferito in via delle Fosse nel Borgo S. Andrea, iniziando a vendere scooter Mbk e successivamente passando alla Honda, con cui aveva festeggiato 25 anni di collaborazione proprio lo scorso anno. La gestione dell’azienda era stata affidata da tempo al figlio Daniele, anche lui appassionato di motociclette, ma Giovanni Argilli continuò a frequentare l’officina fino a pochi giorni fa, dimostrando un’incredibile vitalità nonostante i suoi 87 anni.

Giovanni Argilli lascia la moglie Mirella, sposata nel 1966, i figli Daniele e Milena e le nipoti Asia, Alice e Lara. Chi vorrà rendergli omaggio potrà farlo questa sera alle 19 durante il rosario che verrà celebrato dai Salesiani di piazza Tripoli, oppure sabato alle 11.30, sempre dai Salesiani, durante i funerali.

“Era qui anche ieri mattina”, racconta il figlio Daniele, “ci faceva quasi ‘rabbia’, perché non aveva nemmeno bisogno degli occhiali. Non ce lo aspettavamo.” Le parole del figlio riflettono la sorpresa e il dolore per la perdita di una persona tanto attiva e amata, che ha lasciato un segno indelebile nella storia del motociclismo riminese e nel cuore di chi lo conosceva.