Home___primopianoRimini, pluricondannato e col Daspo torna a rapinare nella notte di Capodanno

Era già stato protagonista di una feroce aggressione a due 60enni in piazza Cavour e di una rissa con furto


Rimini, pluricondannato e col Daspo torna a rapinare nella notte di Capodanno


4 Gennaio 2024 / Redazione

Un peruviano di 27 anni, precedentemente condannato in primo grado a 3 anni e 8 mesi per una feroce rapina in piazza Cavour e destinatario di un Daspo urbano, è tornato a colpire nella serata di Capodanno, questa volta in un negozio di corso d’Augusto. Gli agenti delle Volanti polizia di Stato di Rimini hanno però seguito da vicino i suoi movimenti e subito lo hanno individuato in un albergo di Marina Centro. I poliziotti hanno dato esecuzione a un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare, emanata dal giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini, su richiesta del sostituto procuratore Luca Bertuzzi.

Louis Miguel Navarro Carrillo, difeso dall’avvocato Michele di Viesti, è stato pertanto arrestato e trasferito in carcere ai ‘Casetti’, passando il capodanno dietro le sbarre. La sua ultima azione criminale avvenuta nella notte di San Silvestro, è solo l’ultimo episodio di una serie di reati.

L’episodio precedente, secondo la ricostruzione degli inquirenti, era avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 marzo, quando Carrillo, insieme ad un gruppo di giovani, aveva causato panico nel centro storico di Rimini. In quell’occasione in piazza Cavour erano stati brutalmente aggrediti due cesenati di circa 60 anni. Uno dei malcapitati era riuscito a sfuggire, ma l’altro era rimasto a terra, ferito e sanguinante, con una prognosi di 35 giorni a causa di una grave frattura. Dopo un’approfondita indagine dei carabinieri di Rimini, Carrillo era stato condannato in rito abbreviato l’8 novembre scorso, dopo aver già trascorso cinque mesi in carcere. Tuttavia, il 18 settembre era stato rilasciato con l’obbligo di firma.

Poco dopo, il 27 settembre, il giovane aveva preso parte a una rissa e al furto di uno zaino, il che aveva portato all’emissione di un “Daspo urbano” (Dacur: divieto di accesso alle aree urbane) nei suoi confron