HomePoliticaRimini, Potere al Popolo e Usb in piazza: “Uniti per il reddito di cittadinanza”

La manifestazione organizzata in Piazza Cavour


Rimini, Potere al Popolo e Usb in piazza: “Uniti per il reddito di cittadinanza”


2 Febbraio 2023 / Redazione

L’Unione sindacale di Base e Potere al popolo scendono in piazza per chiedere di non smantellare il reddito di cittadinanza.

“La riduzione a soli sette mesi del Reddito di Cittadinanza (RdC) – è scritto nel comunicato – in vista della sua preannunciata cancellazione, almeno per tutte le persone considerate in grado di lavorare, è una misura destinata a produrre una forte pressione verso il basso delle retribuzioni e dell’insieme delle tutele del lavoro. In un paese dove si calcolano almeno 3 milioni di lavoratori poveri (12%), cioè con un reddito annuo sotto gli 11.550 euro, e con più di 2 milioni di disoccupati, eliminare l’unica forma di sostegno al reddito che l’Italia, ultima in Europa, aveva tardivamente introdotto nel 2019, significa provocare un ulteriore allargamento della povertà.

L’odiosa campagna di stampa contro i percettori di RdC, descritti come parassiti adagiati sul divano, ha lo scopo di obbligare milioni di persone ad accettare lavori precari e malpagati e ad allargare la parte di popolazione ricattabile, per abbassare ulteriormente la soglia dei diritti e delle tutele, a cominciare da quelle sulla sicurezza.

Il forte aumento dei prezzi, registratosi con lo scoppio della guerra in Ucraina e favorito dalla speculazione, sta allargando i divari tra una piccola minoranza, sempre più ricca ed arrogante, e milioni di persone che vivono di salario o di pensione. L’INPS ha reso noto che sono più di 4 milioni i pensionati che percepiscono una pensione fino a 1000 euro (e 2 milioni quelli che si fermano a poco più di 500): dati che ampliano ulteriormente la platea delle persone afflitte da gravi difficoltà economiche.

Vogliamo difendere l’unica misura esistente di sostegno al reddito, non solo perchè è uno strumento di contrasto alla povertà ma anche all’abbassamento dei salari. Sul nostro territorio sono presenti 3000 nuclei percettori di reddito di cittadinanza, e la vocazione turistica di Rimini, con la cronicizzazione dei bassi salari e dello sfruttamento, spingerà tanti e tante verso una maggiore ricattabilità, e ad accettare condizioni di lavoro peggiorative.

Il governo Meloni vuole toglierlo per permettere alle aziende di sfruttarci di più e assumerci per pochi spicci. Vogliamo opporci con forza alla deriva in cui ci sta trascinando la classe politica e padronale di questo paese.

In un momento in cui si alza il costo della vita, lottiamo per il l’aumento dei salari, delle pensioni e garantendo l’accesso a casa, sanità, sanatoria dei migranti e servizi di welfare. Lanciamo per riprenderci tutto questo la campagna Uniti per il reddito.

Invitiamo le realtà politiche e sociali del territorio, la cittadinanza, i lavoratori e le lavoratrici, al presidio che si terrà il giorno 4 Febbraio, alle ore 16 in Piazza Cavour.