HomePoliticaRimini, Potere al Popolo: “Requisire le case sfitte e metterle a disposizione delle fasce più deboli”

Tante le difficoltà degli studenti universitari e dei lavoratori a trovare un alloggio a prezzi accessibili


Rimini, Potere al Popolo: “Requisire le case sfitte e metterle a disposizione delle fasce più deboli”


9 Settembre 2023 / Redazione

Negli ultimi mesi la questione casa – scrive Potere al Popolo di Rimini – è stata spesso al centro dell’attenzione del Consiglio Comunale riminese e dei media locali, sia per quanto riguarda le difficoltà degli studenti universitari e dei lavoratori a trovare un alloggio a prezzi accessibili, sia per il problema degli affitti brevi.

Dopo due anni di legislatura l’assessore alle politiche abitative del Comune di Rimini ha presentato alla cittadinanza il nuovo piano casa. 

Finalmente anche nel nostro territorio il problema del disagio abitativo è tra le priorità della politica locale. La nostra mobilitazione di qualche mese fa ha portato nelle istituzioni una questione totalmente ignorata.

Nel merito del provvedimento “Rimini Casa” riscontriamo numerose perplessità e notiamo le solite vecchie proposte del centro-sinistra.

Non ci convince per niente – prosegue la nota di Potere al Popolo – la proposta che prevede la riqualificazione delle strutture ricettive turistiche in appartamenti. Al di là degli annunci roboanti dell’assessore alle politiche abitative questo provvedimento nella realtà comporterà convenzioni con il privato solo per qualche anno. Scaduto il periodo della convenzione gli immobili torneranno di nuovo sul libero mercato e saranno oggetto di nuove ed ulteriori speculazioni edilizie.

La proposta – continua la nota – che prevede sgravi fiscali per chi affitta a canone calmierato per noi di Potere al Popolo è l’ennesimo provvedimento a favore dei proprietari, già tanto supportati dalle amministrazioni Gnassi e Ravaioli.

L’istituzione di un’agenzia per garantire domanda/offerta e la soluzione dell’housing sociale sono proposte inefficaci, già sperimentate, non solo a Rimini ma anche in altre città, come a Bologna, Milano o a Ravenna. E’ l’ennesimo tentativo del Partito Democratico di fingersi di sinistra, dopo decenni di tagli alle politiche sociali.

Ci piacerebbe poi capire dall’assessore alle politiche abitative e dal Sindaco cosa intendono per alloggi calmierati.

Gli attuali canoni calmierati, come gli alloggi in via Verenin, in via Orsoleto o a Gaiofana hanno una formula che prevede una soluzione di poco inferiore ai prezzi di mercato. I criteri attuali che definiscono “canone calmierato” un alloggio vengono istituiti direttamente dall’Amministrazione Comunale e prevedono che i prezzi delle case vengano rapportati in base alla dimensione dell’alloggio, senza tenere conto delle condizioni economiche dell’assegnatario. Per noi questo è un metodo che non dà una risposta reale e concreta al problema del caro affitti ed è estremamente iniquo.

Nel piano “Rimini Casa” infine non c’è nessun provvedimento per far fronte agli affitti brevi, non c’è la nostra proposta di istituire un tetto agli affitti e non sono state considerate soluzioni per contrastare gli affitti in nero.

Il provvedimento dell’Amministrazione non tiene per niente conto dell’emergenza abitativa che tante persone stanno vivendo da mesi. I cittadini e le cittadine riminesi non vogliono un piano casa a misura dei proprietari, ma un piano casa a misura di chi una casa non la possiede. 

Per far fronte a questa situazione – scrive ancora Potere al Popolo – bisogna andare alla radice del problema e mettere in discussione i vecchi paradigmi. Non è possibile che pochi proprietari ricchi possiedano decine di appartamenti e li tengano sfitti per anni, mentre la maggioranza delle persone ha difficoltà a pagare l’affitto o il mutuo oppure è costretta a dormire in strada. 

Per questo proponiamo di istituire un tetto agli affitti utilizzando le risorse della tassa di soggiorno. Non si deve pagare un alloggio più di 1/5 del proprio salario mensile.

Proponiamo di requisire le case sfitte e metterle a disposizione delle fasce più deboli.

Non chiediamo la luna ma pretendiamo un cambiamento di rotta e di seguire esempi virtuosi, come l’amministrazione di Berlino, guidata dai socialdemocratici (SPD), che nel 2021 ha proposto ai cittadini un referendum per espropriare le case ai grandi istituti immobiliari. Nella consultazione ha vinto il sì con il 56,7% dei consensi.

Oppure prendere esempio dalla Catalogna o dal Portogallo, dove il Governo negli ultimi anni ha requisito 700.000 alloggi sfitti e li ha assegnati a prezzi popolari a sfrattati e famiglie in difficoltà economiche.

Il tempo per intervenire è ora. Non possiamo più aspettare.

Vogliamo risposte serie – conclude la nota di Potere al Popolo – provvedimenti efficaci subito!

Casa, reddito, dignità per tutti e tutte”.