HomePoliticaRimini, residenti di Rivabella: “In via Coletti nuovo cemento e scomparsa di oltre 30.000 mq di verde”

Gli abitanti della zona contestano le implicazioni dell'approvazione del Piano Particolareggiato di iniziativa privata


Rimini, residenti di Rivabella: “In via Coletti nuovo cemento e scomparsa di oltre 30.000 mq di verde”


14 Dicembre 2023 / Redazione

Alcuni abitanti di Rivabella di Rimini contestano le implicazioni dell’approvazione di un piano particolareggiato di iniziativa privata denominato via Coletti che apporterà nuovo cemento e la scomparsa di oltre 30.000 mq di verde.

“È necessario dare voce e visibilità allo scempio che questa amministrazione si sta attingendo a mettere in atto, in totale contrasto con l’immagine che il nostro sindaco sta diffondendo della nostra città per candidare Rimini Capitale della Cultura 2026.”, sostengono i residenti della zona.

“Mentre la COP 28 conclude i lavori a Dubai con impegni globali per combattere il cambiamento climatico, a Rimini nella mattinata del 13 dicembre la terza commissione consiliare  del Comune di Rimini approva il Piano Particolareggiato di Iniziativa Privata denominato via Coletti, avallando l’ennesima colata di cemento sull’unico polmone verde rimasto a Rivabella, suscitando nei residenti della frazione crescente timore per il consumo del suolo.

I danni creati da tale consumo – che a quanto pare non preoccupano questa amministrazione che anzi si affretta ad approvare entro il 31 Dicembre i tanti piani particolareggiati in essere – non si limitano solo alla perdita di spazi verdi pari a ben 31.000 mq e che nel caso specifico verranno cementificati con 4 palazzine e 100 appartamenti, ma coinvolgono anche l’aspetto sociale che non può essere trascurato. L’urbanizzazione accelerata e scellerata sta compromettendo la qualità della vita degli abitanti.  La perdita di spazi aperti e la saturazione delle infrastrutture generano ingorghi, inquinamento e aumento della pressione sui servizi pubblici dell’intera zona e della via Coletti già così congestionata.

Non solo, l’incremento della densità delle coperture artificiali sta rendendo la nostra città sempre più calda. Tale approccio da parte di un’amministrazione miope, dunque, che sacrifica il patrimonio naturale a favore del profitto immediato deve essere rigettato: affinché lo sviluppo economico possa coesistere con la salvaguardia dell’ambiente e del benessere sociale, è essenziale adottare approcci responsabili e sostenibili. Solo attraverso una gestione equilibrata e una consapevolezza collettiva possiamo sperare di creare comunità resilienti e sostenibili per le generazioni future.”, concludono.