Rimini: ricerca della Confcommercio sui negozi di vicinato
28 Dicembre 2023 / Redazione
Il Centro di Assistenza Tecnica – CAT Confcommercio Rimini diffonde i dati della ricerca sulla percezione che hanno i cittadini della provincia di Rimini rispetto ai negozi di vicinato e l’influenza degli esercizi commerciali di prossimità sui comportamenti di acquisto. Tra i vari aspetti indagati, lo studio si è soffermato sul confronto tra le motivazioni alla base delle scelte dei consumatori tra il canale off line e on line, al fine di ipotizzare possibili strategie di adattamento dei negozi e delle attività di vicinato rispetto alle complesse dinamiche del mercato. Nel corso dell’anno sono stati quindi somministrati a imprese e cittadini della provincia di Rimini dei questionari per approfondire i vari aspetti di interesse per l’indagine realizzata. Le imprese del campione sono attività di vicinato appartenenti ai diversi settori economici, così da ottenere un quadro complessivo non influenzato dalle specificità di determinati prodotti o mercati.
OFF-LINE O ON-LINE?
Nel questionario somministrato agli imprenditori, dopo le prime domande di posizionamento rispetto ai risultati economici dell’attività e all’utilizzo di piattaforme per la vendita on line, si è proceduto ad indagare una serie di possibili azioni in grado potenzialmente di valorizzare gli esercizi di vicinato, verificando il concreto interesse degli operatori. Di particolare interesse i risultati inerenti alle vendite on line. Dallo studio emerge che solo il 15% delle attività intervistate vende anche attraverso piattaforme online e, di queste, i due terzi realizzano tramite il commercio online un fatturato interessante pari o superiore al 30% del totale. Tutti gli esercenti rimarcano il fatto di essere negozi in cui conta la presenza e il rapporto diretto, di non voler cedere alla spersonalizzazione dei rapporti umani e di quanto importante sia la consulenza, il suggerimento e il consiglio da parte di chi vende.
LE RISPOSTE DEGLI OPERATORI COMMERCIALI
L’indagine è andata quindi ad analizzare le risposte degli imprenditori rispetto a determinate azioni in grado, potenzialmente, di incrementare il fatturato delle attività di vicinato: il quadro che ne deriva è di sicuro interesse. L’azione di maggiore valore per gli imprenditori si lega all’organizzazione di eventi culturali o artistici nei pressi dei negozi di vicinato per la loro capacità di attrarre flussi di potenziali clienti. Questa iniziativa risulta la più gradita con il 76% di interessati e molto interessati, il 12% dice che lo sta già facendo, quindi favorevole. Solo il 12% si dichiara non interessato.
Con il 60% di operatori molto interessati e un 17% che già lo sta facendo, la commercializzazione di prodotti locali è sicuramente un percorso di innovazione che i commercianti di vicinato vorrebbero perseguire con decisione, creando alleanze strutturate tra produttori locali e negozi di vicinato con specifiche azioni di comunicazione che sono ben viste ed accolte, tanto che tra chi già lo fa e chi ne è molto interessato, si arriva al 77%.
Risulta inferiore invece l’interesse per i programmi fedeltà rivolti ai consumatori: il 40% risulta molto interessato, con il 21% che dichiara di utilizzare già questa strategia, ma con un 39% che non ritiene questa azione incentivante per i consumatori reputando l’esperienza già provata di scarsa efficacia.
PAROLA AI CITTADINI-CONSUMATORI
Se per i commercianti le azioni “da podio” risultano dunque l’organizzazione di eventi culturali, le azioni di comunicazione mirate e l’importanza dei prodotti locali, la stragrande maggioranza dei cittadini intervistati – tutte percentuali superiori al 90% – si dice d’accordo sull’importanza di valorizzare le attività di vicinato, sul fare acquisti di prodotti locali negli esercizi di prossimità come valore aggiunto per l’ambiente, sulla scelta dei negozi di vicinato per il servizio personalizzato e di qualità, sulla percezione di aumento di sicurezza nei quartieri con la presenza delle attività commerciali che garantiscono un presidio continuo nel territorio donando più tranquillità soprattutto nelle ore serali. Sempre oltre il 90% la considerazione del negozio di prossimità come “luogo di relazioni umane e personali”, “risorsa sociale importante che contribuisce ad evitare il degrado” e “garanzia di servizi importanti soprattutto per le persone più in difficoltà”.
Nelle risposte dei cittadini si coglie dunque l’importanza della funzione sociale e di servizio dei negozi di vicinato, soprattutto in relazione a tematiche quali l’invecchiamento della popolazione e l’impatto ambientale e climatico degli spostamenti. Sottolineato più volte il potenziale delle azioni sinergiche tra negozianti e organizzazioni locali.
I CASI-STUDIO EUROPEI
Per comprendere meglio come i vari fattori descritti influenzino i comportamenti d’acquisto, sono stati esaminati anche alcuni casi studio di negozi di vicinato di successo. Tra gli altri, il caso Tropa Verde nato in Spagna e ora presente in più Paesi con una piattaforma digitale centrale per cittadini e piccoli esercenti per colmare il gap di competenze digitali promuovendo il passaggio di clienti e il desiderio di shopping più sostenibile e il Gelderlandplein, in Olanda, esempio in cui investitori, urbanisti e rivenditori hanno sviluppato una partnership di successo che mantiene i commercianti nei centri urbani, combinando soluzioni di mobilità gratuita per incoraggiare gli acquirenti.