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Il 3 ottobre per la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione a 11 anni dalla morte di 368 persone al largo dell’isola


“Rimini ricorda Lampedusa” in piazza con la Papa Giovanni XXIII


1 Ottobre 2024 / Redazione

“Sono più di 1000 le persone che, durante questa estate, hanno trovato la morte in mare o lungo i confini europei. Morti, pare, nella generale indifferenza e noncuranza… e se fra loro si trovasse proprio il futuro inventore di qualche innovativa scoperta scientifica? o, più semplicemente, se la stessa sorte fosse toccata ai tanti ragazzi che lavorano come bagnini, lavapiatti, fornai, saldatori, facchini, fattorini nella nostra città o come raccoglitori nelle nostre campagne? Persone alle quali siamo affezionati come colleghi e amici e che sono diventati parte delle nostre famiglie”.

Questo il sentimento che muove gli organizzatori di “Rimini ricorda Lampedusa” che, in occasione della XI Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, desiderano unirsi alla celebrazione, istituita dalla Repubblica italiana, del 3 ottobre come “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione”, al fine di conservare e di rinnovare la memoria di quanti hanno perso la vita nel tentativo di emigrare verso il nostro Paese per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria” (Legge 45/2016).

La giornata del 3 ottobre è stata scelta in memoria del tragico naufragio avvenuto a Lampedusa quando, nella notte del 3 ottobre 2013, a 800 metri dall’Isola dei Conigli, un barcone con 518 persone a bordo inizia ad imbarcare acqua, a terra tutto tace e allora qualcuno dell’equipaggio, per attirare l’attenzione a riva, dà fuoco a un telo, ma questo fa sì che si pensi ad un incendio e si sparge il terrore fra i passeggeri, la barca si rovescia e perdono la vita 368 persone, per lo più eritree.

Da quel 3 ottobre ad oggi, secondo i dati dell’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, oltre 30.000 rifugiati e migranti sono morti nel mar Mediterraneo, più di 1000 dall’inizio di quest’anno, numeri probabilmente sottostimati all’interno dei quali sono purtroppo in aumento i dati relativi ai più piccoli. Emblematico uno degli arrivi della scorsa estate: il 13 luglio a Salerno è approdata quella che è stata definita “la nave dei bambini” , con a bordo 53 bambini, ma solo 16 di questi viaggiavano con genitori o parenti, gli altri 37 sono arrivati orfani, hanno iniziato il viaggio con la famiglia ma i loro genitori sono morti nelle varie difficoltà incontrate lungo il percorso e loro hanno proseguito sostenuti dalla solidarietà dei compagni di viaggio. Davanti a questa situazione non possiamo che sentirci interpellati ad una maggiore e più accurata accoglienza.

Una prima accoglienza curata può fare la differenza, uno sguardo che tutela e talvolta restituisce dignità può contribuire a sanare le ferite e a rendere la nostra società più giusta e umana. Occorre innanzitutto mettere da parte la paura, come è avvenuto in gran parte nella recente esperienza di accoglienza dei profughi ucraini, dove abbiamo visto allargarsi le potenzialità, legislative e personali.

A undici anni dalla tragedia del 3 ottobre 2013, in cui hanno trovato la morte 368 persone al largo dell’isola di Lampedusa, Rimini si ferma per ricordare quei tragici fatti. Giovedì 3 ottobre, alle 18:30 in Piazza Tre Martiri, si svolgerà la manifestazione “Rimini ricorda Lampedusa” , con il patrocinio del Comune di Rimini e del Comitato 3 ottobre.

Vivremo un particolare flashmob, ideato e curato da Claudio Gasparotto, ascolteremo alcuni testi poetici grazie alla emozionante lettura di Pierpaolo Paolizzi e ascolteremo la musica di Jabel Kanuteh e della sua chora, e i racconti di viaggio di Gando Diallo, rifugiato della Guinea Conakry. Sarà inoltre allestita per l’occasione, grazie alla presenza di “pannelli umani” , la mostra fotografica “Uno sguardo sul mare” , composta da scatti realizzati durante le missioni in mare di SOS MEDITERRANEE, sia a bordo dell’Aquarius (2016-2018) sia a bordo della Ocean Viking (2019-oggi). Si tratta di una selezione di foto dalle missioni e dalla vita a bordo, ritratti di sopravvissuti e sopravvissute, bambini e bambine, soccorritori e soccorritrici che si sono alternati sui ponti delle nostre “navi-ambulanza”.

Ogni foto è arricchita da una didascalia e QR code, per spiegare all’osservatore il contesto in cui è stata scattata o per approfondire un tema legato ai soggetti.

La giornata è promossa, con il patrocinio del Comitato 3 Ottobre e del Comune di Rimini, dal coordinamento “Rimini ricorda Lampedusa” (Acli, Agesci, Agecs, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Avvocato di strada, Caritas diocesana, Campo Lavoro Missionario, Cngei, Circolo Libertà e Giustizia, Coordinamento Democrazia Costituzionale, Libera, Masci, Manifesto contro l’ignoranza, Mediterranea Saving Humans, Movimento dei Focolari, Pacha Mama Commercio Equo e Solidale, SOS Mediterranee, Vite in Transito), e da Rete Pace Rimini.

Grazie alla preziosa collaborazione del Cinema Teatro Tiberio, tale momento commemorativo sarà preceduto dalla proiezione del film “Green Border” , regia di A. Holland (2023), nelle giornate del 1 e del 2 ottobre, al Cinema T eatro Tiberio. Il lungometraggio, incentrato sulla questione del confine fra Bielorussia e Polonia, ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria al Festival di Venezia nel 2023 e il Premio del Pubblico al Festival di Rotterdam nel 2024. Ciò è stato possibile grazie alla preziosa collaborazione del Cinema Teatro Tiberio.