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Il giudice allontana da casa una 46enne dopo una lunga serie di maltrattamenti: "Faccio saltare in aria tutto"


Rimini, scappa dalle botte della convivente ma lei cerca di sfondare il portone dell’amico


30 Giugno 2023 / Redazione

Una 46enne è stata allontanata da casa su provvedimento del giudice dopo una lunga serie di maltrattamenti nei confronti dell’uomo che conviveva con lei.

Nel pomeriggio di mercoledì 28 giugno, la Polizia di Stato di Rimini, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Rimini, ha eseguito la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare emessa dal G.I.P., nei confronti della donna, considerati i gravi indizi di colpevolezza per il reato di maltrattamenti “perpetrato, anche in stato di ubriachezza, con più condotte nei confronti del proprio convivente”.

Le indagini svolte dalla Sezione specializzata nel contrasto ai reati contro le  cosiddette “fasce deboli” della Squadra Mobile di Rimini erano scaturite a seguito della denuncia-querela formalizzata dall’uomo, Sono state così ricostruite le condotte persecutorie  nei confronti del convivente, “al quale avrebbe provocato uno stato di prostrazione, ansia e timore per la propria incolumità, determinandolo a vivere in uno stato continuativo e abituale di sofferenza”.

In più episodi, infatti, la donna avrebbe posto in atto continui atteggiamenti violenti. Per esempio ripetute minacce di morte, o di commettere atti di autolesionismo e di far saltare in aria l’abitazione, nel danneggiare accecata dalla gelosia, i mobili e gli arredi, arrivando ad aggredire il compagno con pugni e schiaffi, cagionandogli diverse lesioni.

In un’occasione, avrebbe tentato di sfondare il portone dell’abitazione di un amico del compagno presso il quale quest’ultimo si era rifugiato, temendo per la propria incolumità.

Per tali motivi l’Autorità Giudiziaria “ritenute sussistenti le esigenze cautelari ed il concreto pericolo della persistenza della condotta maltrattante”, ha emesso l’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, prescrivendo all’indagata di mantenere una distanza di almeno 300 metri da tali luoghi.

La Questura di Rimini, in prima linea nella prevenzione e nel contrasto dei reati contro la persona e di violenza di genere con sezioni specializzate presso la Divisione Anticrimine e presso la Squadra Mobile, “rinnova l’appello a fare istanza di ammonimento del Questore e nei casi più gravi a denunciare sempre i comportamenti maltrattanti o minacciosi, senza attendere che questi si traducano in atti di violenza”.

L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine può infatti permettere di scongiurare gravi conseguenze per le vittime, pur ricordando che nei confronti delle persone indiziate ed imputate vige la presunzione di innocenza.