Rimini, scarcerati stagionali accusati di violenza sessuale su turista svizzera
22 Luglio 2024 / Redazione
Il giudice per le indagini preliminari di Rimini, Raffaella Ceccarelli, ha disposto l’immediata scarcerazione dei due lavoratori stagionali arrestati con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una turista svizzera di 30 anni. La presunta aggressione sarebbe avvenuta il 15 luglio a Cattolica.
Il gip ha ritenuto che non sussistano elementi di gravità indiziaria sufficienti per convalidare il fermo dei due uomini: un pizzaiolo 59enne di origine egiziana, difeso dall’avvocato Alessandro Coppa, e un cameriere 48enne originario della provincia di Frosinone, difeso dall’avvocatessa Maria Rivieccio. Entrambi sono incensurati.
La Ricostruzione dei Fatti
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, i due uomini avrebbero trovato la turista svizzera in stato confusionale per strada. In attesa dell’arrivo del 118, l’avrebbero condotta nella camera d’hotel del pizzaiolo, spogliata e messa sotto la doccia nel tentativo di farla riprendere. Gli indagati hanno dichiarato al giudice che la donna aveva la bava alla bocca e non riusciva a reggersi in piedi. L’accusa, però, sostiene che durante questo frangente la 30enne sia stata palpeggiata e costretta a subire atti sessuali mentre era in stato di semincoscienza.
La Decisione del Gip
Il gip ha sottolineato che non vi sono prove sufficienti per fugare ogni ragionevole dubbio. La turista, che aveva assunto psicofarmaci, alcol e cocaina nelle ore precedenti, non ricorda nulla di quanto accaduto quel pomeriggio. Inoltre, gli esami ospedalieri non hanno evidenziato segni di violenza fisica. L’accusa sembra basarsi su “una sensazione, un’impressione”.
Il giudice ha inoltre considerato inverosimile che uno degli uomini, dopo aver chiamato i soccorsi del 118, avrebbe violentato la donna sapendo che gli aiuti sarebbero arrivati a breve. Questi elementi hanno portato il gip a rigettare le richieste cautelari della Procura e a disporre l’immediata scarcerazione dei due indagati.