Quasi un quintale di prodotto ittico senza tracciabilità immesso in commercio da due aziende.
Nell’ambito dei generali piani di controllo dell’attività di pesca, nella notte di venerdì scorso 19 luglio la Capitaneria di porto e la stazione navale della Guardia di finanza di Rimini hanno ispezionato, al momento del rientro in porto, alcune unità da pesca.
Al termine delle verifiche, protrattesi fino all’alba, è stato appunto sequestrato quasi un quintale di pesce senza tracciabilità.
Per il prodotto è scattata la verifica dell’idoneità al consumo umano per la eventuale devoluzione a scopo benefico, assieme a sanzioni amministrative per 3.000 euro.