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Entro il 2023 salirà a 313 il network degli occhi elettronici nel Comune. Sono 112 le telecamere che si aggiungeranno nel 2024


Rimini: si amplia la rete di videosorveglianza della città


23 Settembre 2023 / Redazione

Si arricchisce di nuove telecamere la rete di videosorveglianza a presidio del territorio comunale. E’ stato completato in questi giorni l’intervento di installazione di 50 videocamere nella zona di Rimini Nord, da Rivabella a Torre Pedrera, e sarà ultimata entro il 15 novembre l’installazione di 2 nuove telecamere di lettura targhe OCR in via XX Settembre e in via Tripoli e di una telecamera a 360 gradi in viale Tripoli, grazie ad un finanziamento triennale del Ministero dell’interno nell’ambito del progetto “Centro Sicurezza”.

 

La corposa rete di telecamere, a presidio di tutto il territorio comunale, viene via via integrata per affiancarsi alla presenza fisica della Polizia Locale sul territorio, ampliandosi, sia dal punto di vista del numero dei dispositivi installati, che sul fronte dell’innovazione tecnologica, con opportunità sempre più performanti e sistemi di nuova generazione.

 

Alla fine dell’anno 2023, il network di videosorveglianza attivo sul territorio comprenderà un numero complessivo di occhi elettronici operativi pari a 313, posizionati dal mare alle periferie, a presidio dei punti più critici del territorio, oltre a diversi incroci importanti della rete stradale comunale e gli accessi alla città. Luoghi scelti tenendo conto delle esigenze delle forze di polizia e dei cittadini. Un sistema di video sorveglianza, seguito da un gruppo di coordinamento trasversale che coinvolge diverse strutture del Comune di Rimini, dalla Polizia Locale, al settore dei Lavori Pubblici, fino al Sistema Informativo. Nel 2024 alla rete di occhi elettronici fin qui installati, si aggiungeranno altre 112 telecamere.

Queste le installazioni riferite agli anni 2023 e 2024:

 

Installazioni telecamere nel 2023 (122 in tutto):  

  • 50 già installate nella zona di Rimini Nord, da Rivabella a Torre Pedrera;
  • 3 già installate nella zona del porto, legate al progetto denominato  “FrameSport”; 
  • 2 con tecnologia ‘OCR’, che verranno installate entro il 15 novembre in via Tripoli e via XX Settembre, per il progetto “Centro Sicurezza”, finanziato con i fondi del Ministero Interno;
  • 12  previste entro la fine dell’anno nella zona di Borgo Marina, inserite in un progetto esecutivo finanziato con avanzo del bilancio 2022; 
  • 4 già installate nel Parco Pertini a Rivazzurra, previste dal progetto “Vivi il Parco” finanziato per il 50% dalla Regione Emilia Romagna;
  • 51 che verranno installate entro l’anno e distribuite in tutta l’area del Parco del Mare (nei rispettivi lotti 1°, 2°, 3° e 8°).

 

Installazioni telecamere previste nel 2024 (112 in tutto): 

  • 30 telecamere, di cui 15 con tecnologia ‘OCR’, distribuite sulla Statale 16, nelle 15 rotatorie inserite nel progetto denominato “TransitOK” e finanziate con fondi del Ministero dell’Interno;
  • 2 di cui 1 con tecnologia ‘OCR’ saranno installate nella Rotatoria “Montescudo”;
  • 4 previste nella rotatoria “Valentini”;
  • 6di cui 2 con tecnologia ‘OCR’ in programma sulla nuova rotatoria “Bigno”;
  • 21 per le aree del Parco del Mare, nei lotti 1° e 2°;
  • 16 nel Parco del mare, lotto 6;
  • 18 nel Parco del mare, lotto 7; 
  • 11 nel Parco del mare, lotto 9.
  • 4 previste al Parco Briolini.

 

Questi progetti – precisa l’assessore alla sicurezza Juri Magrini – in larga parte già realizzati e in corso di installazione, ma anche in continua fase di programmazione in costante coordinamento con i mutamenti di contesto, ci consentono di mettere a disposizione delle forze dell’ordine molteplici opportunità a presidio del territorio, nell’ottica soprattutto della prevenzione della sicurezza, garantendo il monitoraggio 24 ore su 24 delle principali vie d’accesso alla città e delle zone più sensibili e critiche. Un piano che prevede l’utilizzo dalla tecnologia a supporto della sicurezza urbana, e che in questi due anni vedrà raddoppiare la dotazione esistente, per estendere e rendere sempre più efficienti le azioni di presidio”.