Rimini: si chiama “Truffa del postino” ma il postino non c’entra niente
10 Gennaio 2025 / Redazione
Un nuovo genere di truffa si sta affermando, una truffa di natura informatica ma che si realizza con modalità non tecnologiche o almeno non all’inizio. Al contrario di quanto potrebbe suggerire il nome assegnato a questa tipologia di truffa, non è il postino che la realizza.
I truffatori cercano di far leva sull’affidabilità della posta tradizionale rispetto alle comunicazioni che ogni giorno possono arrivare dalla rete sui nostri dispositivi elettronici. Così predispongono lettere ordinarie che vengono immesse nelle nostre cassette delle lettere e che nel loro aspetto formale paiono provenire da istituti di credito o altri enti, riproducendone fedelmente i loghi, i marchi … il contenuto è studiato per creare nel destinatario una certa preoccupazione circa le informazioni contenute, così da stimolare una reazione veloce (e poco ponderata).
Le missive sono provviste di QR CODE, che il destinatario della truffa è invitato ad inquadrare con lo smartphone per poter accedere alle istruzioni utili alla risoluzione del problema indicato nella lettera: da quel momento sul device viene scaricato un malware che, una volta installato sul sistema operativo, consente ai truffatori di operare per sottrarre i dati personali e le informazioni sensibili della vittima.
Anche in questo caso agire tempestivamente contattando ad esempio la propria banca o l’ente indicato nella lettera prima di utilizzare il QR-CODE o nell’immediatezza del suo uso, può essere determinante per limitare l’azione criminale del truffatore ed i danni che ne potrebbero scaturire.
E’ altresì importante provvedere anche alla denuncia all’autorità di pubblica sicurezza, per permettere loro di procedere con le opportune indagini.
Realizzato da Enrica Tosi – consulente legale Federconsumatori Rimini aps –. Progetto approvato e finanziato nell’ambito del piano di zona per la salute e il benessere sociale, distretto Rimini