Rimini, Sigismondo d’Oro 2024 a Mario Guaraldi e Istituto Maccolini
12 Novembre 2024 / Redazione
All’Istituto Maccolini, la storica residenza per anziani nel cuore della città che da 124 anni opera al servizio degli altri e alla cura delle persone più fragili, e a Mario Guaraldi, pioniere dell’editoria e intellettuale che ha saputo innovare, viene assegnato per l’anno 2024 il ‘Sigismondo d’Oro’, il riconoscimento civico attribuito ai riminesi che abbiano onorato, con la propria attività, la città di Rimini.
Anche quest’anno la cerimonia di consegna del Sigismondo d’Oro si svolgerà nei giorni precedenti le festività natalizie. L’appuntamento è in programma venerdì 20 dicembre, nello scenario del Teatro Galli e si aprirà, come da tradizione, con il saluto di fine anno del Sindaco di Rimini seguito dalla consegna del riconoscimento.
“Valorizziamo l’altruismo attraverso la cura alle persone, agli anziani, alla trasmissione di valori tra generazioni. Valorizziamo la creatività e l’indipendenza culturale, il pionierismo editoriale e lo spirto critico applicato ogni volta al miglioramento della città e al mondo che ci circonda – dichiara il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad -. Il Sismondo d’oro è il ringraziamento della città nei confronti di chi, con la propria storia e professione, ha contribuito a lasciare non solo un segno personale, ma a promuovere la crescita della collettività e quest’anno vogliamo ringraziare due storie che hanno fatto dell’amore per gli altri e per la conoscenza un seme per migliorare la vita delle persone e della comunità in cui hanno operato e continuano a operare. Ogni giorno, dal 1900, l’Istituto Maccolini si prende cura delle persone più fragili e degli anziani, giacimento straordinario di umanità, esperienza e amore. Dal 1971, anno di fondazione della sua casa editrice, Mario Guaraldi è fra i pochi, rari, avveniristici pensatori che si battono per una nuova forma di editoria nel panorama culturale italiano, un “editore a tutto campo”, in senso esteso e vocazionale, che pubblica libri come spettacoli, incontri, convegni e festival, tutti strumenti di cultura . Due storie molto diverse che sono accomunate dalla passione e dalla cura che diventa professione e si incrocia felicemente con la vita della comunità e della città”.