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Fu fondato il 15 ottobre del 1900 per aiutare le persone più fragili


Rimini, Sigismondo d’Oro 2024 all’Istituto “Maccolini”


15 Ottobre 2024 / Redazione

“Durante il confronto aperto sui temi della città, organizzato dal vescovo di Rimini, Monsignor Nicolò Anselmi, in occasione della festa del patrono San Gaudenzo, ho annunciato la consegna del Sigismondo d’Oro 2024 all’Istituto Maccolini”: così il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad.

Che spiega: “E’ il premio meritato a una Rimini magari poco conosciuta, fatta prima di tutto da persone che dedicano la loro vita agli altri. Ed è quello che l’Istituto Maccolini fa ogni giorno da 124 anni: aiutare le persone più fragili, affiancare gli anziani che sono un giacimento straordinario di umanità, esperienza, amore. E lo fa allargando, potenziando, ammodernando la propria struttura, nel cuore del centro storico di Rimini. L’Istituto Maccolini è una visione di comunità che da oltre 100 anni si fa concretezza nell’aiuto quotidiano. Una bella storia di Rimini, che ha molte di queste storie, e che per questo credo meriti di essere onorata attraverso il conferimento del Sigismondo d’Oro”.

L’Istituto Maccolini nasce il 15 ottobre 1900. Sin dai primi anni ha perseguito la finalità di offrire ospitalità a signore anziane che, per loro scelta o per richiesta dei familiari, preferiscano avere servizi collettivi, o che, per senilità, per solitudine o altro motivo, richiedano garanzia di protezione e assistenza nell’arco delle 24 ore.

Situata nel centro storico di Rimini in via D’Azeglio 5, nei pressi di P.zza Cavour e P.zza Malatesta, la casa è organizzata in cinque reparti disposti su tre piani, a servizio degli ospiti, che usufruiscono inoltre di soggiorni, sale comuni, ampia palestra, della Chiesa ad accesso esterno ed interno, di ampi balconi e terrazze, sui quali si affaccia la maggior parte delle stanze.

“La struttura – si legge nel sito dell’Istituto – è dotata di due bellissimi giardini interni, che favoriscono alle signore l’occasione di passeggiare, di sostare e di occupare il tempo libero in conversazione, lettura, gioco e lavoro, e con l’arrivo della stagione temperata offrono opportunità di godere di luce, verde e socializzazione. Gli ingressi conducono al giardino”.

Dei cinque reparti, tre costituiscono casa di Riposo, per 91 posti letto, e due costituiscono Casa Residenza per anziani non Autosufficienti, per 50 posti letto, destinati ad accogliere, temporaneamente o permanentemente, anziani non autosufficienti di grado medio ed elevato. Infatti, dal 1993 il piano terra dell ‘Istituto Maccolini è stato autorizzato a Casa Protetta, convenzionata con l’A.U.S.L. di Rimini, ed accoglie 22 ospiti non autosufficienti.

E nel 2010, con un ulteriore impegno di responsabilità e di passione, parte del primo piano dell’Istituto Maccolini e l’intero Palazzo Brunelli confinante hanno dato vita al nuovo reparto di Casa Residenza per anziani non Autosufficienti (ex Residenza Sanitaria Assistenziale), convenzionato con l’A.U.S.L. della Romagna per accogliere 27 ospiti non autosufficienti.

Oggi i due reparti convenzionati (ex casa Protetta ed ex RSA) costituiscono insieme Casa Residenza per Anziani Non Autosufficienti, accreditata in base alla normativa vigente. Nell’attuale Sistema Sanitario italiano l’accreditamento delle strutture sanitarie rappresenta il presupposto indispensabile perché una struttura sanitaria possa divenire erogatore effettivo di prestazioni remunerate o rese per conto del Servizio Sanitario Nazionale.

Tutto il personale sanitario, gli operatori socio-sanitari ed il personale specializzato sono qualificati ed hanno conseguito titoli riconosciuti e certificati in base ai requisiti standard regionali e alle normative nazionali.

“All’interno di questo sistema, in armonia e quale manifestazione del Carisma delle Fondatrici della Congregazione Suore di Carità delle SS. B. Capitanio e V. Gerosa dette di Maria Bambina, si realizza una continua attenzione all’aiuto e all’assistenza alle categorie sociali più deboli, amando e servendo in ciascuno Cristo Crocifisso e Risorto, promuovendo la centralità della persona e dedicando particolare vicinanza e consolazione a chi soffre. Le suore e gli operatori sono dediti nel valorizzare ogni singola persona con particolare attenzione al mantenimento delle autonomie e delle abilità, offrendo opportunità di miglior salute sempre più mirate, promuovendo, dove è possibile, le trame dei rapporti personali più significativi con le proprie famiglie e con persone care. Questa impostazione è di carattere familiare e tiene conto sia dei rapporti affettivi, sia della stimolazione di tutte le capacità sensoriali, motorie, cognitive e comunicative. Inoltre promuove attività di supporto sociale ed educativo e la supervisione delle dinamiche relazionali in collaborazione e in rete con i servizi socio-sanitari del territorio. Gli ospiti possono trovare in questa casa le condizioni opportune per soddisfare in libertà le proprie esigenze religiose”.