Gli uffici competenti del Comune di Rimini hanno disposto nei mesi scorsi l’atto amministrativo che sospende l’attività di due strutture ricettive, a causa del mancato versamento di tributi locali (TARI, IMU, Imposta di Soggiorno) dall’annualità 2019. Un atto amministrativo scaturito dopo numerosi rilevi, comunicazioni e sollecitazioni formali, lungo un periodo temporale di 4 anni. Il mancato versamento delle due strutture ammonta a 170mila euro.
Insieme a questi, sono in corso altri 6 analoghi procedimenti amministrativi di sospensione dell’attività a casa del mancato pagamento dei tributi comunali per una cifra complessiva di 600mila euro.
“Va detto che il provvedimento– spiega l’assessore alle Attività economiche, Juri Magrini- giunge a valle, al termine di un lungo percorso fatto di comunicazioni formali, tutte disattese. Il tema generale è chiaro: in un panorama in cui gran parte delle strutture ricettive ed economiche contribuiscono regolarmente al pagamento dei tributi locali, occorre sanzionare chi non lo fa perchè il mancato pagamento toglie risorse, strade, scuole a tutta la comunità. Questo provvedimento dunque, va nella direzione di promuovere e difendere l’equità e il bene comune, inteso come interesse dell’intera collettività. Ricordo sempre che proprio grazie al recupero dell’evasione fiscale che il Comune di Rimini, negli ultimi 15 anni, è riuscito a finanziare un bel pezzo dei suoi interventi di rigenerazione urbana e di promozione del sociale e della scuola”.